COMUNICATO STAMPA
Da consigliere comunale, ho cercato
di contribuire nel richiamare una giusta attenzione al tema del diritto alla
salute e della difesa della sanità pubblica nel nostro paese, promuovendo o
partecipando a mobilitazioni popolari, manifestazioni, raccolte di firme,
stesure di documenti e persino a commissioni parlamentari ospitate presso la
nostra aula consiliare. Alle nostre istanze hanno fatto seguito impegni e
promesse che si sono tradotte puntualmente in un nulla di fatto, mentre oltre
la cortina delle bugie istituzionali assistiamo a un costante smantellamento
dei nostri servizi sanitari.
A Lipari, infatti, ogni giorno si
deve lottare per ottenere l’ortopedico che ci spetta, o il ginecologo del
consultorio previsto in pianta organica, per non parlare del senso di
irrimediabile sconfitta che aleggia attorno a questioni più vaste e rilevanti,
in primis il punto nascita, al quale ormai nessuno crede più.
Un consigliere comunale rappresenta
la voce politica di un paese, ma se tale voce rimane inascoltata o non è in
grado di arrestare un disegno scellerato che, con la complicità della nostra
classe politica regionale e nazionale, ha il chiaro obiettivo di sopprimere
gradualmente i diritti della nostra comunità, sono convinto che sia più
dignitoso ammettere il proprio fallimento su un punto di massima importanza e,
di conseguenza, dimettersi.
È questo il senso politico della
decisione che ho annunciato stamattina in consiglio, quando in un clima di
diffuso sconforto stavamo affrontando per l’ennesima volta l’argomento sanità.
Il mio gesto vuole dare la misura di una sconfitta, che ritengo complessiva, e
costituire al contempo una provocazione, dire che un rappresentante politico di
una comunità non ci sta, non considera l’indifferenza o la rassegnazione alla
stregua di atteggiamenti ineluttabili.
Forse analoghe provocazioni darebbero
un peso ben diverso a questa protesta, soprattutto in termini mediatici, ma si
tratta di valutazioni strettamente personali e legate alla propria sensibilità,
e dunque non intendo biasimare o giudicare gli ex-colleghi e gli amministratori;
anzi, a loro, così come a Paolo Arena che subentra come consigliere, formulo i
miei migliori auguri per un proficuo lavoro.
So che le compagne e i compagni della
Sinistra eoliana, così come i cittadini che mi hanno accordato la loro fiducia,
condividono l’assoluta importanza della tutela del diritto alla salute e della
difesa della sanità pubblica, e pertanto comprenderanno la valenza della mia
decisione; rappresentarli in consiglio è stato un onore straordinario, non lo
dico per retorica, e mi scuso se qualche volta (spero non molte) non sarò stato
all’altezza di questo compito. Continueremo a lottare, insieme, come sempre,
per un paese migliore.
Pietro Lo Cascio
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