Un cammino penitenziale di 40 giorni nel segno della preghiera, del digiuno, dell'elemosina, quello che ha indicato mons. Gaetano Sardella ad una chiesa delle grandi occasioni religiose mercoledì 1 marzo, ricorrenza delle ceneri. In questo cammino penitenziale la Chiesa ci ricorda che siamo polvere ma una polvere speciale perchè su di essa è caduto il Soffio di Dio. Infatti Dio ha fatto l'uomo con la terra e quindi vi ha immesso il suo Spirito ed ha voluto che fosse a sua immagine e somiglianza cioè libero, capace di affontare i problemi e le difficoltà, capace di sviluppare l'opera della creazione. Questo ci ricorda la Quaresima non solo che siamo polvere e polvere ritorneremo ma anche che siamo immagine di Dio e chiamati a trasformare il mondo con la pace, la solidarietà, la misericordia. Un impegno arduo ma che possiamo concretizzarlo appunto se sapremo aiutarci pregando , digiunando, facendo l'elemosina.
Pregare vuol dire parlare con Dio, prospettargli i nostri problemi e cercare insieme con lui una risposta. Vuol dire sapere vivere il nostro tempo sapendolo leggere col discernimento spirituale e cioè cercando di scoprire nella storia il cammino di Dio e del suo spirito.
Digiunare non vuol dire praticare una dieta per perdere qualche chilo ma sapere usare delle cose buone del mondo con sobrietà. Così nel mangiare come anche nel divertimento, negli spettacoli, nelle relazioni con gli altri.
Fare l'elemosina non vuol dire dare agli altri quello che non ci serve più e dovremmo buttare via ma condividere con chi ha di meno quello che abbiamo, quello che è sopra la nostra tavola.
Pregare vuol dire parlare con Dio, prospettargli i nostri problemi e cercare insieme con lui una risposta. Vuol dire sapere vivere il nostro tempo sapendolo leggere col discernimento spirituale e cioè cercando di scoprire nella storia il cammino di Dio e del suo spirito.
Digiunare non vuol dire praticare una dieta per perdere qualche chilo ma sapere usare delle cose buone del mondo con sobrietà. Così nel mangiare come anche nel divertimento, negli spettacoli, nelle relazioni con gli altri.
Fare l'elemosina non vuol dire dare agli altri quello che non ci serve più e dovremmo buttare via ma condividere con chi ha di meno quello che abbiamo, quello che è sopra la nostra tavola.
In allegato il messaggio di papa Francesco per la Quaresima 2017
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