Questo non è decisamente il tempo in cui esibire atteggiamenti strani, azioni plateali,penitenze eroiche:
tu, Gesù, ci metti in guardia dalla tentazione di cercare l'ammirazione, la stima, il consenso degli altri con i nostri gesti quaresimali.
No, ciò che conta veramente agli occhi di Dio, il Padre, è ciò che accade nel profondo del cuore e genera un cambiamento orientato dalla tua Parola ed espresso nelle scelte della vita quotidiana.
Tu ci chiedi di avere un cuore compassionevole, che si lascia intenerire dalle sofferenze del prossimo e non respinge le sue in vocazioni di aiuto, un cuore disposto a metter mano al portafoglio,
ma in modo discreto, senza umiliare, né fare chiasso.
Tu ci domandi di avere un cuore desideroso di incontrare Dio, di intendere la sua voce,di rispondere al suo amore con l'amore.
Tu ci inviti ad avere un cuore disposto a liberarsi dal male e a sentire fame e sete di Dio.
In questo tempo di Quaresima tu ci chiedi, Gesù, di riscoprire ciò che è essenziale per la nostra vita.
Tu ci inviti a guarire da quell’ egoismo e da quella durezza che paralizzano il nostro cuore e le nostre mani e ci condannano ad un’esistenza senza la luce della bontà, senza il calore dei gesti fraterni.
Tu ci domandi di ritrovare un rapporto autentico con Dio e, quindi, di liberarci dagli idoli, dalle illusioni che coltivano, dalle proposte seducenti che offrono per aprire il nostro cuore alla Parola che sola può rivelarci il volto del Padre e cambiare la nostra vita.
Tu ci chiedi di liberarci da tanti bisogni effimeri, da tanti capricci senza senso, per avvertire la fame di ciò che può nutrire la nostra esistenza.
Così ci guidi per i sentieri di una libertà sconosciuta, di una sobrietà solidale, di una misericordia senza limiti.
Per queste vie tu ci fai conoscere la dignità autentica che ci portiamo dentro, noi che portiamo il sigillo indelebile della tua grandezza e del tuo amore.
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