RINGRAZIAMENTI
Al carissimo Salvatore
Sarpi, Direttore di Eolienews e a quanti hanno dimostrato il loro affetto in
occasione del mio 90° genetliaco. In comunione di preghiera:
26 Febbraio 1927- 2017 – 90 anni!
E’ il cuore che
presta le parole alla bocca. Per dire:Grazie
– perdonami – aiutami!- Anzitutto grazie!
-Grazie a Te, Signore, per avermi
voluto tuo sacerdote. Grazie per
avermi vocato fin dall’età di 10 anni, quando vivacissimo e irrequieto,
scorrazzavo per le strade di Lipari, a capo dei miei coetanei, per godermi i
frutti del brillante risultato delle elementari.
-Grazie, per avermi sorretto, sostenuto, guidato, incoraggiato nei lunghi 12 anni di soda preparazione
spirituale e culturale nel Seminario, mentre attraversavamo un periodo di tristezza
e di tremenda ristrettezza per l’imperversare della crudelissima guerra. Grazie, per avermi assistito con
superiori e professori, che mi premiavano al di là delle mie normali capacità
e dei miei meriti.
-Grazie, per avermi donato come Padre e Maestro l’indimenticabile
Mons. Re, che mi volle con sé fin dagli stessi anni del Seminario per
affidarmi, appena Prete, gli Uffici della Curia. Grazie, o Signore, per avermi dato
genitori saggi, sapienti e oltremodo amorosi che, superando ostacoli di ogni
ordine, fra tutti il principale, quello affettivo, assecondarono con sacrifici
non comuni la Tua volontà.
- Grazie, ai 10 Vescovi, che nel corso
del mio ministero mi hanno offerto guida
e amore, affidandomi incarichi di suprema delicatezza, molto al di sopra delle
mie povere forze. Grazie, ai cari
Confratelli, compagni di apostolato, di sacrifici e di offerta
- Grazie, a quanti , ecclesiastici e
laici, hanno condiviso con me lavoro e impegno, gioia e sofferenza nell’Ufficio
di Curia, nelle Parrocchie della Cattedrale, di S. Pietro e di S. Giuseppe, di
Rinella, di Vulcano, nell’Azione Cattolica, e, professori e alunni, nei 42 anni
di insegnamento. Il “Grazie” diventa
una fervida preghiera di suffragio per quelli che, compagni di viaggio, ci
hanno preceduti nell’ingresso della Casa del Padre.
La seconda parola che il cuore
offre alla bocca è “perdono”. E’
vero, non sono mancate le piccole zone d’ombra. Ma ho sempre percepito chiara e
confortante la parola di Gesù:”Io sono
con te”. L’ho percepito presente e glorioso nei momenti positivi e
consolanti del nostro cammino pastorale, e l’ho sentito presente e sofferente
nei momenti problematici di prova e gli ho costantemente ripetuto qualche volta
con lacrime ma sempre serenamente: “Signore, tu sei la mia forza, la roccia
della mia salvezza”. Perdono,
chiedo anzitutto al Signore per le inadempienze, per i cattivi esempi, per non
aver trafficato al meglio i talenti che mi erano stati consegnati. Perdono, a quanti in questi anni di
Ministero non ho offerto la sodezza di dottrina, l’amore di una carità
veramente apostolica, deludendo le loro attese e le loro speranze, ed ho dato
motivo di sofferenza..
-Una terza parola, infine, il cuore offre alla bocca, in
questa circostanza: “Aiutami!”Aiutami,
Signore! E’ ormai tempo di ammainare le vele del percorso terreno e spiegare le
vele per l’incontro con Te. Aiutami e dammi il vento favorevole perché la
navicella della mia vita raggiunga felicemente l’approdo della Patria. E voi
tutti, che mi avete voluto e mi volete bene, soffiate con le vostre preghiere
perché questo vento favorevole ottenga lo scopo voluto dal Signore. Tutto ad
esempio di Maria, Madre del sacerdote.
Alfredo Adornato
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