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domenica 17 settembre 2017

"Mamma Cicciu mi tocca. Toccami Cicciu c'a mamma voli" e poi "Tu mi dicisti e iò ti dissi". (di Francesco Coscione)

Riceviamo e pubblichiamo:
Ma vi sembra che un povero cittadino qualunque di questo martoriato e meraviglioso arcipelago quando si alza al mattino e legge i giornali online locali, in mezzo a poveri ragazzi morti sulle strade, aliscafi contro le scogliere, sbarchi di migranti, foto di spazzatura traboccante e rifiuti ferrosi sparpagliati ovunque per l'inciviltà di chi è convinto che le strade siano come il salotto di casa sua: un immondezzaio, possa doversi sorbire trattati infiniti sui minuti trascorsi in consiglio, sul numero infinitesimale dei consiglieri presenti, sul "non dover dare conto ai colleghi del proprio operato" salvo pontificare su ciò che "devono" fare gli altri, su quanto la notte dorme un consigliere e quanto invece dovrebbe dormire se fosse inadempiente ai propri doveri richiamando decine di articoli e via discorrendo di oziosità simili? 

Le migliaia che siamo andati a votare invece che al mare, come qualcuno consigliava anni fa salvo il momento in cui dovevamo votare lui, lo abbiamo fatto per concedere, a chi aveva volontariamente dato la propria disponibilità, per dibattere i problemi seri e urgenti di questo paese. 
Adesso, ve lo chiediamo con cortesia e rispetto, fatelo. 
Il resto non ci interessa affatto, discutetevelo fra di voi con una telefonata che oggi è gratuita. Le parole non dimostrano innocenze ne colpe, i fatti sono ciò che nella vita ha sempre contato. 
Grazie.
Francesco Coscione

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