Questo quanto sarebbe emerso durante il sopralluogo effettuato la scorsa settimana dai dirigenti dell’ASP di Messina.
Eppure si auspicava che il reparto Pediatria, previsto per Lipari nella recente rete ospedaliera, con quattro posti letto, tornasse ad occupare il primo piano di questo edificio, sua sede “storica” e che, nel tempo, ha ospitato e “cullato” centinaia e centinaia di piccoli pazienti. Almeno sino a quando, l’allora assessore regionale Russo decise di accorpare i posti letto nel reparto di Medicina.
Accorpamento che, per ovvi motivi, fece registrare un notevole calo delle degenze, in quanto nessuno, se può, tiene i propri bambini in un reparto di adulti/anziani, spesso gravemente ammalati. Oggi che viene incontro ai cittadini la nuova rete ospedaliera, prevedendo quattro posti dedicati, appare un vero peccato non sfruttare appieno l’area “storica” e ristrutturata.
Da evidenziare, inoltre, che l’immobile centrale, di cui sopra, è un lascito con destinazione vincolata per ospitare l’ospedale (nel senso più stretto del termine) e ciò escluderebbe altri utilizzi.
Per restare all’operatività del nosocomio eoliano sono da attivare i sei posti di lungodegenza, già presenti anche nella precedente rete ospedaliera e rimasti sulla carta perché mai si sono liberati i locali, in atto occupati della chirurgia, che dovrebbero accoglierli.
Chirurgia che dovrebbe spostarsi nel padiglione chirurgico, sopra il pronto soccorso e in adiacenza alle sale operatorie. Padiglione dove occorrono piccoli accorgimenti e per i quali ci sarebbe, già da tempo, un progetto, anche questo rimasto sulla carta.
D’altronde l'unico modo per mantenere a Lipari un ospedale, che risponda alle richieste dell’utenza, è attivare i posti letto di quelle discipline a bassa complessità che il “decreto Balduzzi” e la rete ospedaliera prevedono e cioè: la medicina, la lungodegenza la pediatria, la chirurgia, la dialisi, la camera iperbarica il laboratorio analisi e la radiologia.
Oltre, naturalmente, al pronto soccorso, anestesia e rianimazione, Punto di primo intervento pediatrico e il 118. Nessuno pretende un ospedale di alta complessità ma solo queste discipline che il “decreto Balduzzi” prevede per gli ospedali di zona disagiata e che la recente rete ospedaliera, pubblicata nel febbraio scorso, ha confermato e che sono un diritto per gli eoliani.
La presenza di impiegati senza ammalati e senza medici non solo è inutile ma non crea neanche prospettive per la comunità.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.