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lunedì 5 agosto 2019

Centro studi: "Caolino rappresenti progetto pilota per ulteriori collaborazioni tra pubblico e privato".

 CENTRO STUDI E RICERCHE DI STORIA E PROBLEMI EOLIANI 

Comunicato stampa
Il 3 agosto 2019, con l’inaugurazione dell’Info-point del Parco del Caolino, alla presenza di un folto pubblico, per i soci del Centro Studi Eoliano si è avverato un sogno; un sogno inseguito per tanti anni. Un sogno che si avvicinava e si allontanava, ora raggiungibile ed un attimo dopo irraggiungibile. Tutto è iniziato nel lontano 1992, quando il presidente della neo-costituita cooperativa “Pietrovito”, Nino Paino, scriveva all’Italcementi chiedendo la disponibilità alla cessione della cava e dell’area di Caolino. La risposta, arrivata mesi dopo, il 4 maggio 1993, era negativa; infatti, la Italcementi comunicava che erano “in corso accertamenti e valutazioni circa il futuro di questa miniera”. Il sogno era finito? No, si era allontanato ma non era svanito.

Un anno dopo, abbiamo ripreso l’iniziativa come Centro Studi, ribadendo che intendevamo farne un’oasi naturale per conservarne le bellezze e valorizzarne gli aspetti mineralogici. Il 15 novembre 1995, Nino Paino in un incontro a Milano con l’amministratore delegato della Italcementi illustrava direttamente il progetto. Chiedevamo l’affidamento di una parte dell’area in comodato. L’ufficio legale della società esprimeva un parere negativo.

Nel 2001 riprendiamo l’iniziativa grazie alla collaborazione di amici e soci del Centro studi con un incontro a Milano per la donazione dell’area all’associazione ma ancora una volta otteniamo un rifiuto. Le amministrazioni comunale succedutesi a cavallo degli anni Novanta – duemila hanno provato a proporre dei progetti di gestione pubblico-privato ma tutto si fermava ad uno scambio di corrispondenza.

Il resto è storia di questi giorni. L’Info-Point, dal 3 agosto, è una realtà al servizio della comunità eoliana e di tutti gli ospiti che vorranno visitare il Parco del Caolino. Il percorso che ha portato al raggiungimento dell’obiettivo per anni inseguito è iniziato nel 2016 quando la Tenuta di Castellaro acquisisce da Italcementi gruppo Heidelberg le Cave, allo scopo di assicurarne la conservazione, la valorizzazione e lo sviluppo eco-sostenibile del patrimonio ambientale, storico e culturale che questo sito rappresenta, nel pieno rispetto della memoria e delle tradizioni.

Attraverso questo comunicato vogliamo rivolgere una serie di ringraziamenti: grazie al Prof. Angelo ferro, a Marco Saltalamacchia, a Bruno Ferlazzo-Ciano, a Enzo D'Ambra ad Antonella Falanga autrice della monografia sulle cave di Caolino. Un grazie particolare vogliamo rivolgerlo a Maria Clara Martinelli, Rosario Vilardo, Pietro Lo Cascio, Claudio Tranne e Pino La Greca, il gruppo di lavoro che ha partecipato, a titolo gratuito, alla predisposizione dei Pannelli informativi. Un grazie doveroso alla memoria di Sebastiano Tusa che nell'ottobre 2018 ha visitato il futuro Parco e l'Info-Point in fase di allestimento, ed ha manifestato la Sua volontà di sostenere questo importante progetto.

Un grazie alla famiglia Lentsch che ha impegnato risorse finanziarie umane e passione per realizzare questo Parco.

Vogliamo sperare che questo progetto pilota si possa adottare anche per altre collaborazioni tra pubblico e privato: pensiamo all'area di San Calogero e alle cave di pomice.

Una serie di progetti che possano rispondere perfettamente all'idea di un turismo di qualità, aderente alle alte motivazioni che nel 2000 attribuirono alle isole Eolie l'inclusione nel Patrimonio dell'Umanità Unesco.

Lipari, 5 agosto 2019
                                                    Ufficio Stampa Centro Studi

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