La sete mai paga di sfide e ricerca ha portato la nostra regista TINDARA FALANGA a trasformare il noto romanzo in una sorta di farsa paradossale dell'esistenza umana: una rapida successione di quadri in cui Gengè, comune banchiere, trascina se stesso e chi lo circonda ( affetti e collaboratori) nella trappola della pazzia, sovvertendo l'ordine convenzionale delle certezze "liquide" e inconsistenti. All'evidenza, così, si addossa il fittizio, l'invisibile ma....pur presente: maschere, voci, proiezioni esteriori della mente!
Una gremita adunanza di Salinari e turisti ha ripercorso, attraverso la nostra recitazione, il dramma eterno della scissione dell'io. Il teatro vuol essere anche questo! Deve esserlo, in nome dell'impegno educativo che, sin dall'antichità, gli è proprio e che in luoghi "mitici" del genere riaffiora senza forzature.
Ritorneremo a breve nella bella Salina. Il 17 porteremo una commedia brillante (L'INCIDENTE, di L. Lunari), nella piazzetta di Leni.
Il nostro viaggio tra applausi ed emozioni non si arresta.
Salite sul carrozzone della meraviglie... c'è posto per tutti!
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