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martedì 31 marzo 2020

Riflessioni (di Laura Natoli)

Oggi, sulla scorta dell’esempio delle mie figlie, impegnate (seppur in maniera ancora poco efficiente)nella didattica a distanza, anch’io ho svolto un tema: il buonsenso.

Il buonsenso è la capacità naturale di giudicare correttamente le situazioni, soprattutto dal punto di vista pratico, quindi razionale.

Ovviamente occorre distinguere il buonsenso dal senso comune, cioè l’opinione (spesso erronea) della maggioranza.
(“il buonsenso c’era, ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune.” A. Manzoni)

Ognuno di noi acquisisce dalla famiglia, dalla scuola, dalle persone che ci influenzano, dall’esperienza, una sorta di “libro della vita “, un libro che contiene le regole che il singolo sente di dover applicare nella quotidianità.
Ma non basta avere un buon libro della vita, bisogna anche saperlo utilizzare. Ciò spiega come persone anche poco colte, con un libro della vita dedotto solo dall’esperienza, possano (a volte) sapersi muovere meglio nella realtà di persone che hanno molta cultura, hanno letto tantissimo, ma poi non sanno applicare le regole della vita perché non sanno passare dal generale ( le regole) al particolare ( la fattispecie, il caso particolare e quotidiano).



Al tempo del coronavirus, 

saper leggere i dati e saper applicare le regole nella vita quotidiana, facendo le scelte più opportune, è principalmente una questione di buon senso!
Laura Natoli

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