Riceviamo e pubblichiamo:
In
questo ultimo mese segnato dall'emergenza covid 19, è stato chiesto di
garantire presso l’ospedale di Lipari almeno i servizi sanitari indifferibili.
Tra questi, il percorso nascita e nello specifico l'esame di ecografia
morfologica. Risale al 5 aprile il nostro ultimo aggiornamento
sull'argomento, nel quale come Comitato “L’Ospedale di Lipari non si tocca” avevamo garantito che
saremmo rimasti vigili sulla questione.
Ad oggi 16 aprile dobbiamo registrare con disappunto
che, nonostante le iniziali rassicurazioni, non è ancora possibile effettuare tale
esame. La direzione sanitaria, nella persona del dott. Compagno, ha già
verificato che più di un medico
ginecologo operante presso il nostro ospedale è abilitato ad effettuare
l’ecografia morgologica. Ora sembra che il macchinario in dotazione all’ospedale
non sia sufficientemente accurato, così che la direzione stessa ha fatto
richiesta all'ASP di un nuovo ecografo con
una risoluzione superiore, tale da offrire un servizio adeguato.
Citando
testualmente le parole del dottor La Paglia, rilasciate in una recente
intervista "Il
problema dell'ASP di Messina non sono i soldi, perché fortunatamente il
bilancio consente di acquistare ecografi [e altri macchinari ndr]"
Alla luce di tali dichiarazioni e visto il momento
che richiede di ridurre al minimo gli spostamenti, auspichiamo che chi di dovere accolga la richiesta del nuovo
macchinario e che questo sia consegnato in tempi brevi.
Come
sta emergendo dalle interviste sul percorso nascita che abbiamo avviato da
quasi due settimane, sono già fin troppi
i disagi che le partorienti eoliane devono sopportare.
Troppe donne, in questo delicato periodo di
emergenza, si sono sobbarcate stressanti viaggi, dovendo raggiungere centri
privati nelle città di Milazzo, Messina e Catania, per un esame che può
arrivare a costare 200 euro o più, ma che potrebbero effettuare comodamente
nella loro isola.
Cos'altro
deve impedire l'effettuazione di questo esame presso il nostro ospedale? Non
vogliamo credere che si stia speculando sulla salute delle future madri
eoliane. La volontà per affrontare il problema c’è, le risorse ed il personale
anche: ci auguriamo che non emergano ulteriori ostacoli.
Il Comitato “L’Ospedale di Lipari non si
tocca”
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