Riceviamo e pubblichiamo:
“Assolutamente
pretestuose” e “prive di fondamento” sono due definizioni curiosamente frequenti
nelle comunicazioni con cui il sindaco risponde abitualmente alle critiche. Ma
questa volta, spiace constatarlo, risultano fuori luogo, perché AIGAE ha
inviato una lettera a firma del coordinatore regionale, regolarmente
protocollata il 22 gennaio 2020 e
dunque ben prima dell’emergenza Coronavirus, chiedendo un incontro al capo
dell’amministrazione comunale.
Anche le
guide AIGAE, come quelle vulcanologiche oggi convocate in Municipio, hanno un
loro progetto e proposte strategiche in merito alla ripresa dell’escursionismo
a Stromboli; tuttavia, il sindaco non ha tenuto conto della loro richiesta e
non ha nemmeno risposto. Questa è la sola, amara verità.
Di
“pretestuosa”, semmai, ci sarebbe la risposta, fornita solo a seguito di un
comunicato stampa, che evidentemente rappresenta ormai l’unico mezzo per
ottenere riscontri da parte del sindaco.
Per il
resto, sappiamo perfettamente che le decisioni su un’eventuale ripresa
dell’escursionismo dipendono dalla Protezione Civile, alla quale spetta
garantire la sicurezza di visitatori, escursionisti e guide; così come sappiamo
perfettamente che ciò potrà avvenire a seguito della realizzazione di un nuovo
sentiero, opera che spetta invece al gestore della Riserva Naturale Orientata
“Isola di Stromboli” – con l’occasione, mi permetto di aggiornare il primo
cittadino sul fatto che l’“Azienda Forestale” attualmente si chiami “Dipartimento
dello Sviluppo rurale e del territorio”. Queste cose le sappiamo bene, è il
nostro mestiere.
L’unica nota
positiva rilevata nella risposta del sindaco è l’impegno, assunto
pubblicamente, di una nostra convocazione. Meglio tardi che mai.
Pietro Lo Cascio,
primo firmatario della lettera delle guide AIGAE residenti alle Eolie
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