Dal 3 si riapre anche in Sicilia. «Nessun passaporto sanitario», ha ribadito il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, a «Un Giorno da pecora», su Rai Radiouno: «Il turista si fa registrare come tutti coloro che prendono un treno e un aereo. E ha il diritto di farsi applicare una app, 'Sicilia sicura', con la quale può farsi accompagnare dal nostro sistema sanitario. Una app assolutamente facoltativa».
E ancora: «Stiamo istituendo le unità sanitarie turistiche e stiamo lavorando con il coordinamento di Bertolaso per il protocollo sicurezza. Incontreremo tutti il 3 mattina, compresi i responsabili degli aeroporti e dei porti; dal 5 giugno saremo operativi anche con la app, ma già dal 3 le persone potranno arrivare nell’Isola. Il turista per primo ha il diritto di sentirsi accompagnato e il sistema sanitario per questo predisporrà una serie di presidi». Già in precedenza,il governatore aveva spiegato che in caso di positivi, saranno utilizzate strutture ex Ipab per la quarantena.
Musumeci ha sottolineato che sarà "come prima del Covid-19, ma con la differenza che adesso il sistema sanitario ha disposto dei presidi che in età 'pre-Coronavirus' non c'erano". "Noi - ha ricordato - abbiamo sempre parlato di protocollo di sicurezza perché riteniamo che sia giusto che il villeggiante sappia che, se vuole, può essere accompagnato dal nostro sistema sanitario".
Sull'app il governatore Musumeci ha rivelato che "ci stiamo lavorando da diversi giorni, con il coordinamento di Guido Bertolaso, per realizzare il protocollo sicurezza, d'accordo con gli operatori turistici e il Dipartimento Turismo". Il 3 giugno, ha annunciato, ci sarà "un incontro con tutti, anche con i responsabili di porti e aeroporti, perché serve il coinvolgimento degli operatori e presenteremo alla stampa il protocollo". "E noi - ha aggiunto il presidente della Regione Siciliana - contiamo dal 5 giugno di potere essere già operativi".
"Io sono preoccupato - ha osservato Musumeci - per la nostra economia che purtroppo rischia di andare al collasso. Dobbiamo avere la ragionevolezza di mettere assieme il cervello e il cuore, quindi la ragione e quello che desideriamo. Purtroppo non sempre i desideri diventano diritti, ma abbiamo il dovere di rimettere in moto il turismo in una regione che il New York Times scrive di essere una delle sette mete preferite al mondo per chi viaggia"
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