Prezzi definiti da ARERA
- ( daselenergia.it) Prima di procedere a spiegare i motivi degli aumenti delle bollette, peraltro abbondantemente già approfonditi dagli organi di informazione nazionale, ci sembra utile ricordare che ARERA è l’organo deputato a stabilire i prezzi di vendita dell’energia per gli utenti del servizio di maggior tutela. Detti prezzi devono essere obbligatoriamente applicati da tutti i fornitori ai clienti finali. La loro pubblicazione avviene trimestralmente sul sito di ARERA.
Il prezzo di vendita del kWh così stabilito è lo stesso su tutto il territorio dello Stato per tutti gli utenti del servizio di maggior tutela. Esso riflette i costi dell’intera filiera elettrica nazionale (produzione/approvvigionamento, trasmissione, dispacciamento, distribuzione e misura dell’energia) socializzati su tutti i clienti finali proprio affinché esso sia lo stesso per tutti gli utenti del servizio.
Sulle isole minori non interconnesse alla rete di trasmissione nazionale, i fornitori del servizio di maggior tutela sono anche i fornitori provvisori del servizio a tutele graduali. Anche in questo caso, i prezzi vengono definiti, questa volta mensilmente, da ARERA, condizioni economiche Placet.
Il prezzo delle materie prime energetiche gioca anche in questo contesto un ruolo fondamentale, con la differenza, rispetto al servizio di maggior tutela, di esplicare il suo effetto in tariffa in tempo quasi reale rispetto alla periodicità trimestrale postergata del servizio di maggior tutela.
"Gli aumenti delle bollette riflettono, pertanto, il trend di forte crescita delle quotazioni internazionali delle materie prime energetiche e del prezzo della CO2. L’impennata dei prezzi all’ingrosso dell’energia nel 2021 - fra gennaio e dicembre i prezzi medi mensili dei mercati all’ingrosso hanno registrato un aumento di quasi il 500% per quanto riguarda il gas naturale e del 400% circa per l’energia elettrica - si è riflessa sui prezzi di vendita nel nostro Paese a partire dal secondo semestre 2021” (fonte: ARERA ).
"Nel dettaglio delle singole componenti in bolletta, per l'energia elettrica l'aumento è legato principalmente al rialzo della componente materia prima, con un impatto del +55% rispetto al quarto trimestre 2021 sul prezzo della famiglia tipo (scomponibile in: +37,3% per effetto della voce energia PE, + 3,3% legato alla voce di dispacciamento PD e +15% per la voce PPE di perequazione, quest'ultima legata ai recuperi degli scostamenti generati sostanzialmente nel 2021, a fronte degli straordinari aumenti del prezzo dell'energia degli ultimi mesi) controbilanciato da una leggera riduzione delle tariffe regolate di rete (trasmissione, distribuzione e misura) (fonte: ARERA).
Come si apprende dalla memoria sopra citata, “pur con gli interventi straordinari da parte del Governo, nel primo trimestre 2022 sul primo trimestre 2021 si è registrato un aumento del 131% per il cliente domestico tipo di energia elettrica (da 20,06 a 46,03 centesimi di euro/kWh, tasse incluse) e del 94% per quello del gas naturale (da 70,66 a 137,32 centesimi di euro per metro cubo, tasse incluse). Analoghe ripercussioni sui prezzi per i consumatori finali si sono registrate in tutta Europa. Inoltre, le recenti tensioni geopolitiche intorno all'Ucraina accrescono le incertezze nei mercati".
Come previsto dalla Legge di Bilancio, ARERA ha definito, per i clienti domestici che dovessero trovarsi in condizioni di morosità, le modalità di rateizzazione delle bollette di elettricità e gas emesse da gennaio ad aprile 2022.
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