Un "rinvio" a dopo la stagione estiva che non sarebbe da ricercare, comunque, nell'indisponibilità reale della somma che si doveva utilizzare per tale servizio (l'aumento della TARSU disposto dal sindaco non è efficace e quindi mancano buona parte dei fondi). A fronte del "rinvio", e questa è la notizia, vi sarebbero anche dei gravi "problemi" di carattere giudiziario che interesserebbero alcuni soggetti interessati nel servizio e che avrebbero comportato il mancato rilascio della certificazione antimafia.
Oggi l'Ato chiederà alle imprese locali di continuare il servizio che dovevano interrompere. Logico chiedersi a quali condizioni economiche. Sicuramente non è pensabile che le ditte locali accettino di farlo alle condizioni del passato.
Ma per il futuro cosa accadrà? E come paventa qualcuno c'è davvero il rischio che tutta questa situazione porti a crere un debito fuori bilancio?