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giovedì 31 dicembre 2009

Eolie. Editoriale di fine anno. Uno sguardo all'anno che se ne va e la speranza per un 2010 migliore

Nell'augurare alle Eolie, agli eoliani (anche a quelli che vivono fuori dalle isole) un 2010 radioso, di pace e ricco di ogni soddisfazione, non possiamo non ripercorrere, seppure brevemente, alcuni degli episodi verificatisi nel 2009 nell'arcipelago ed auspicare nel frattempo un 2010 diverso, più concreto e che porti fatti e non parole a chi aspetta.
Trasporti marittimi e relative preoccupazioni e proteste, movimento turistico in rosso rispetto agli anni precedenti, l'abbandono e il costante “stillicidio” della frazione liparese di Acquacalda e le vicissitudini degli ex lavoratori della Pumex sono sicuramente i quattro argomenti cardine del 2009 nell'arcipelago eoliano.
Un anno caratterizzato un po in tutti i settori da alti e bassi con questi ultimi sicuramente prevalenti sui primi.
Un anno, quello che stanotte ci lascia, che sin dai suoi “primi vagiti”, ha posto al centro dell'attenzione la delicata questione dei trasporti marittimi sia per quanto riguarda ipotizzati tagli, sia per la programmazione futura alla luce della privatizzazione di Tirrenia- Siremar. Il rincorrersi di notizie non sempre positive, ed una serie di segnali non certo incoraggianti, hanno fatto montare la protesta nell'arcipelago. Una protesta sfociata nelle manifestazioni degli strombolani a Roma e nell'occupazione a Lipari del traghetto “Laurana” della Siremar. Una protesta che ha visto, seppur brevemente, ritrovare l'orgoglio e la forza di far sentire la propria voce per chiedere il rispetto di diritti essenziali quali quello alla mobilità, allo studio, al continuare a vivere e progredire nel luogo natio. Una unione, purtroppo, persa poi per strada al punto che, al momento, il futuro nei trasporti e nei collegamenti marittimi resta legato a promesse più che a fatti concreti. E si resta alla finestra a sperare che la privatizzazione di Siremar non porti ulteriori tagli e disagi.
Le incertezze sui collegamenti, rimaste tali proprio nella parte cruciale della programmazione delle vacanze, hanno sicuramente influito sul movimento turistico della stagione estiva 2009. Una stagione che gli operatori del settore non ricorderanno certamente tra quelle positive.
Altro nodo cruciale dell'anno di passione è stato quanto accaduto alla frazione liparese di Porticello- Acquacalda sempre più piegata su se stessa, attanagliata da problemi su problemi che vanno dalla mancata messa in sicurezza delle ex cave di pomice, alla chiusura della strada provinciale(tutt'ora in corso), alla falesia sempre più a rischio, al “cadavere” dell'ex pontile Italpomice crollato in mare sul finire del 2008 e mai rimosso, alla telenovela della protezione dell'abitato di San Gaetano e ad altre piccole e medie problematiche che hanno portato gli abitanti il mese scorso ad inscenare il funerale della frazione.
“Funerale delle aspettative” che potrebbero celebrare anche gli ex dipendenti della Pumex appesi in questo 2009 alla promessa, mai concretizzatisi, di transitare nel settore dei beni culturali ed ambientali. Un 2009 che, contro ogni logica e professionalità acquisita, li ha visti impiegati quali “tappabuchi” nelle varie situazioni prospettasi al comune di Lipari che li utilizza in ASU.
Per concludere questa carrellata del 2009 come non ricordare i problemi di Ginostra e di un pontile “precario”(a dispetto dei soldi gettati in mare) e dell'elezione a sindaco di Leni del dott. Riccardo Gullo che, dopo aver retto le sorti di Santa Marina Salina, uno degli altri due comuni dell'isola, si è tuffato a capofitto in questa nuova avventura.
Sceso il sipario sul 2009 adesso le Eolie guardano avanti.
L'anno 2010 dovrà inevitabilmente essere quello delle risposte: per Acquacalda e per il suo futuro; per il destino degli ex lavoratori della pomice; per i trasporti marittimi, la cui efficienza e consistenza rappresentano elemento essenziale per garantire la sopravvivenza delle collettività eoliane sia sotto il profilo della permanenza che dal punto di vista turistico-economico; per tutte quelle piccole cose che, spesso, nell'anno appena trascorso, sono state trascurate.