I venti e le mareggiate che da due giorni stanno investendo le Eolie, che restano isolate dalla terra ferma, hanno provocato ingenti danni nella frazione di Lingua, nel Comune di Santa Marina Salina. Per la terza volta in un anno, si è verificato l’esondazione del laghetto, a causa delle forti mareggiate che, investendo la sottile lingua di spiaggia che delimita il perimetro del laghetto, si riversano all’interno dello stesso. Il livello dell’acqua ha raggiunto i 150 cm, ben 50 cm in più dello stesso evento verificatosi nel dicembre 2008.
Ingenti i danni e i disagi provocati agli abitanti residenti nella zona, alle attività commerciali ed alberghiere invase dall’acqua, da detriti di ogni genere e da terra. L’esondazione ha allagato le cisterne di acqua potabile del Museo Civico e il pian terreno dell’edificio che lo ospita, mettendo a serio rischio tutti i beni e gli oggetti conservati al proprio interno. Il Comune, inoltre, è stato costretto a chiedere all’ENEL la disattivazione della fornitura elettrica in alcune zone limitrofe al laghetto di lingua, per evitare black out generali e pericoli di folgorazioni.
Ma i danni maggiori, che potrebbero avere conseguenze catastrofiche su tutta la zona, sulla sicurezza dell’abitato, sull’ecosistema del laghetto, sui beni archeologici presenti al suo interno, sulle strutture alberghiere e commerciali presenti nella zona, al momento è rappresentato dalla possibilità che le forti onde creino un varco attraverso la sottile linea di spiaggia, che provocherebbe l’ingresso e la fuoriuscita dell’acqua in modo indiscriminato.
Il Sindaco di Santa Marina Salina , Massimo Lo Schiavo, ha contattato subito il nuovo Direttore della Protezione Civile Sicilia, Ing. Lo Monaco, e il Responsabile P.C. della Provincia di Messina, Ing. Manfrè, per ragguagliarli sulle attuali condizioni e per iniziare a stilare un piano per la messa in sicurezza della zona. Numerosi sono stati anche i fax e le note inviate in mattinata ai vari Enti provinciali, regionali e nazionali, richiamando le precedenti comunicazioni e soprattutto la nota del 26/11/2009, prot. n. 6593 con la quale si segnalava la problematica dell’esondazione del laghetto a causa delle forti mareggiate, diventata ormai un evento ciclico, e chiedendo fortemente urgentissimi e straordinari interventi per la messa in sicurezza della zona, al fine di scongiurare quella che potrebbe essere definita una tragedia annunciata.