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venerdì 7 gennaio 2011

Tirrenia: La strategia di un fallimento

U.S.C.L.A.C. / U.N.C.Di.M.
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Segreteria Nazionale
TIRRENIA : LA STRATEGIA del FALLIMENTO
Avevamo ben sperato, tanto da non indire azioni di sciopero, a seguito della dichiarazione dell’Amministratore Straordinario Tirrenia e Siremar Giancarlo D’Andrea a non sopprimere la Bari – Durazzo, e pensavamo di potere chiudere onorevole accordo per permettere ai Lavoratori Marittimi del T.P. di essere destinatari della C.I.G.S. motivata dalle particolari esigenze di adeguamento della Flotta Sociale alla Stockolm Agreement.
L’incontro del 05 gennaio 2011 presso il Ministero del Lavoro ci ha ricondotto alla realtà : siamo in presenza di una controparte assolutamente inaffidabile nelle dichiarazioni di intendimenti che, non essendo certamente sprovveduta, sta perseguendo un disegno ben preciso di smantellamento completo della Tirrenia di Navigazione.
Una logica da capitalismo primordiale e dispotico, in netto contrasto con il conclamato obiettivo di contenimento dei riflessi della crisi globale sull’occupazione, ci fa assistere alle decisioni dell’Amministratore Straordinario, già Amministratore unico Tirennia s.p.a. e Siremar s.p.a. di fiducia Fintecna, in contraddizione con se stesso nello spazio di 24 ore. E’ questo il motivo per cui stiamo valutando di concertare con altre OO.SS. azioni di contrasto al nefasto schema che sempre più il dott. D’Andrea va delineando, cosa ben diversa delle 100 unità da avviare alla C.I.G.S. Alcune voci di corridoio, infine, dicono che a seguire si prepara ad intervenire, così come gli è consueto, sulla Genova - Porto Torres e a lasciare a giorni alterni la Civitavecchia - Olbia. Sono grossissimi interrogativi su cui vogliamo risposte certe e definitive di smentita.
Sollecitiamo il Governo ad intervenire poiché non può starsene alla finestra nel mentre è seriamente compromessa l’occupazione del settore, a stragrande maggioranza del Sud Napoletano e Siciliano già flagellate da endemica disoccupazione con percentuali a due cifre. Il Ministro Matteoli non può dimenticare di essersi impegnato a mantenere i livelli occupazionali e reddituali e a non perseguire la logica dello nella dismissione di Tirrenia e Siremar.
Nel concludere, malgrado la situazione delineata, ci dichiariamo disponibili per un rapido e serio confronto teso a traguardare tutti gli aspetti connessi al reale fabbisogno di Personale Navigante delle due Società di Navigazione con la sospensione temporanea dell’Art. 82 C.C.N.L. Tirrenia nel transitorio periodo di necessità della C.I.G.S. per 100 unità complessive ovvero sino al 31/05/2011 e l’effettuazione delle necessarie e più volte richieste promozioni atte ad eliminare l’anomalia delle figure c.d. .
LA SEGRETERIA NAZIONALE

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