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lunedì 3 gennaio 2011

Il "glossario delle imprecisioni": lodevole ma incompleto. (di Christian Del Bono)

Il Consigliere del Comune di Lipari Lelio Finocchiaro, l’1 gennaio ’11, pubblica sui notiziari online un “glossario delle imprecisioni” che stanno accompagnando il progetto di rifunzionalizzazione della rada di Lipari.
In una nota introduttiva al “glossario”, egli lamenta inoltre “l’assordante silenzio” dell’associazione commercianti e della “Federalberghi”, deducendo che questo possa dipendere da presunte “convenienze politiche”.
L’impegno e la creatività del Consigliere Finocchiaro sono sicuramente apprezzabili laddove però l’elaborazione di un glossario presupporrebbe un’oggettività di base che scaturisca da un approccio tecnico-scientifico, oserei dire, quasi asettico della questione trattata. Nel proprio glossario il Dott. Finocchiaro racchiude, infatti, tutta una serie di luoghi comuni e di disinformazioni prodotte a vario titolo sull’argomento ma a mio modesto avviso non coglie l’opportunità di completare l’opera trattando con pari dignità anche quelle questioni che invece potrebbero rappresentare delle reali e fondate preoccupazioni per i cittadini e per gli operatori economici.
Se davvero per come scrive il Consigliere Finocchiaro, si trattasse semplicemente “della possibilità che Lipari abbia o meno un suo nuovo porto con caratteristiche turistiche e commerciali”, molto probabilmente la questione sarebbe già stata risolta.
Si sta invece parlando di un progetto di rifunzionalizzazione dell’intera rada di Lipari (da Marina Corta a Pignataro) con tutta una serie di implicazioni di carattere definitivo e significativo. Ne cito soltanto alcune per far meglio comprendere quanto dirò in seguito sul motivo che ha spinto Federalberghi a non pubblicare ancora una propria posizione ufficiale. Si tratta di implicazioni di natura ambientale (in questo caso, positive o negative che siano, saranno sicuramente irreversibili); di carattere economico (bisogna ancora ben valutare quali sono i dati, per il territorio, del conto costi-benefici dell’iniziativa); di natura gestionale (derivanti dai termini della convenzione con il soggetto pubblico e con i soggetti privati che operano e che opereranno nell’area); di marketing del “prodotto turistico” Isole Eolie (qual è la fetta di mercato che si intende dedicare al turismo da diporto rispetto a quella da dedicare ad altre forme di turismo?); di carattere strategico (quali sono le altre opere infrastrutturali che saranno realizzate affinché anche il resto dell’isola possa essere in grado di offrire un reale contributo alla destagionalizzazione dei flussi turistici?); di pianificazione territoriale (presupponendo delle deroghe agli strumenti urbanistici).
È, quindi, del tutto evidente che trattasi di una questione assai delicata che presuppone un approccio integrato e partecipato.
Da qui la decisione di Federalberghi - nel trattare argomenti di basilare importanza per lo sviluppo delle nostre isole, dovendo rappresentare la sintesi del pensiero di un gran numero di associati – di porsi con la massima serietà, adottando un approccio pragmatico e ovviamente scevro da qualsivoglia pressione politica (e non potrebbe essere diversamente considerato anche che tra gli associati figurano imprenditori di ogni pensiero e credo politico).
Infine, per la cronaca, in Federalberghi Eolie si era programmato di ufficializzare la posizione dell’Associazione subito dopo la riunione pubblica organizzata dalla Lipari Porto. Ma, considerato che nel corso di tale riunione non è stato (per vari motivi) possibile analizzare entrare nel merito di tutta una serie di delicate tematiche, a seguito di un successivo incontro tra gli associati, si è ritenuto di contattare il Presidente della Lipari Porto, Ferdinando Corrado, con il quale sono già state definite le modalità attraverso le quali effettuare i dovuti approfondimenti.
Christian Del Bono

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