Apprendo dall’interrogazione del Consigliere Comunale, Francesco Megna che il progetto del Depuratore deciso dal Commissario per l’Emergenza, Dott. Pelaggi, prevede che tutto il materiale di scavo proveniente dai lavori di collocazione a Canneto Dentro dovrebbe essere destinato a ricolmare l’ex discarica di Lami-Malopasso. Purtroppo la segretezza che il Comune di Lipari ha inteso dare al progetto (personalmente ho fatto richiesta di visione al Dirigente del III° Settore, ed ai Servizi Urbanistica ed Idrico senza ottenere alcun risultato perchè i vari Funzionari, a loro dire, non dispongono degli elaborati progettuali), non mi consentono di poter effettuare un’ attenta e precisa valutazione. E’ ovvio che mi domandi come i tecnici comunali abbiano potuto fornire il loro parere nella Conferenza di Servizi che si è tenuta in Prefettura a Messina se agli atti dei loro uffici non esiste la citata progettazione. L’area della ex discarica di Lami-Malopasso è interessata da una riqualificazione con messa in sicurezza e bonifica già approvata e finanziata, così come evidenziato dal Consigliere Megna, ma stranamente mai eseguita, e di ciò dovrebbe darci qualche spiegazione il Dott.Russo quale Dirigente pro-tempore del IV° Settore, ed oggi Responsabile RUP del Depuratore. Ma questo intervento si effettua mediante l’esecuzione di una serie di lavori mirati e con l’utilizzo di materiali specifici, frutto di un approfondito studio e di una apposita progettazione. Non credo che l’intervento di messa in sicurezza e di bonifica dell’area in questione si possa effettuare gettando il materiale di risulta dello scavo di Canneto Dentro, che avrebbe soltanto la finalità di arrecare ulteriori guasti irreparabili di natura ambientale alla zona e di natura sanitaria agli abitanti, nonché a far diminuire i costi reali del lavoro complessivo di circa 40 milioni di euro previsti per la costruzione del depuratore. Sono curioso di chiedere al Ministro Prestigiacomo, viste le varie scelte ed iniziative intraprese, se il Dott. Pelaggi è stato nominato Commissario per tutelare l’ambiente eoliano o per distruggerlo. Ma poiché un lavoro del genere che riguarda lo smaltimento di rifiuti speciali è difforme a quanto stabilito dalla vigente normativa che regola la materia, ne consegue che l’intera vicenda potrebbe far emergere delle responsabilità anche di natura penale. Diventa pertanto urgente ed indispensabile che i tecnici comunali del Servizio interessato, che certamente conoscono il progetto del depuratore per aver fornito il loro parere favorevole, illustrino con esattezza alla cittadinanza le modalità di smaltimento del materiale di scavo previsto nel progetto relativo alla costruzione del depuratore di Canneto Dentro e la relativa quantificazione economica, in modo da sgomberare il campo da ogni legittimo dubbio. Questo significa, così come affermato dal RUP, Domenico Russo, “lavorare alla luce del sole”.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.