“Ustica Lines – precisa Morace – è una società solida, che intende affrontare la logica della concorrenza e del mercato, partecipando ad una gara, come qualsiasi altra azienda, nel rispetto delle regole imposte nell’ambito delle procedure stabilite dal commissario straordinario. Qualora dovesse aggiudicarsi la gara – prosegue – come qualsiasi altra azienda sarebbe obbligata a rispettare tariffe e servizi stabiliti a priori da Stato e Regione. Di conseguenza, non si potrebbero mai e per nessun motivo determinare le situazioni vietate dall’art. 3 della legge 287/1990, che sono, appunto, le seguenti: imposizione di prezzi d’acquisto, di vendita o altre condizioni contrattuali ingiustificatamente gravose; subordinare la conclusione dei contratti all’accettazione da parte degli altri contraenti di prestazioni supplementari che non abbiano alcuna connessione con l’oggetto dei contratti stessi; impedire, limitare la produzione, gli sbocchi o gli accessi al mercato, lo sviluppo tecnico o il progresso tecnologico, a danno dei consumatori; applicare nei rapporti commerciali con altri contraenti condizioni oggettivamente diverse per prestazioni equivalenti, così da determinare per essi ingiustificati svantaggi nella concorrenza. Poiché prezzi e servizi sono stabiliti da Stato e Regione non si vede come si potrebbero determinare inefficienze o innalzamento dei prezzi, come paventato dal presidente dell’associazione Noi Consumatori Europei”.
Il presidente di Ustica Lines aggiunge: “Ben venga l’esposto presentato all’Autorità, che avrà così il modo per verificare direttamente che quanto sostenuto dall’associazione, per i motivi che ho espresso, è assolutamente privo di fondamento”.
E conclude: “Non vorrei che su questa vicenda vi fosse una strumentalizzazione volta a penalizzare la nostra società e sono pronto a tutelare in ogni sede gli interessi dell'azienda e di coloro che quotidianamente vi operano, con grande professionalità”.
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