“Ambulatorio sospeso per mancanza di personale specializzato”. E’ il cartello che si sono trovati di fronte stamani i genitori eoliani che hanno raggiunto l’ambulatorio di pediatria dell’ospedale di Lipari per sottoporre a visite e/o controlli i propri bimbi. Una decisione sofferta ma inevitabile per il pediatra di turno (uno dei due “superstiti”) venutosi a trovare praticamente senza il supporto necessario per lo svolgimento dell’attività. L’ennesimo duro colpo in un ospedale che, nonostante le promesse, è sempre più ridotto ai minimi termini e per il quale si continua a non tenere conto delle esigenze dettate dall’insularità che sono ben diverse da quelle della vicina costa sicula. E per fortuna esistono ancora dei medici che, nonostante le indubbie difficoltà, con grande professionalità e abnegazione, cercano di andare incontro alle esigenze dei cittadini. Ma non è facile, tutt’altro.
Per circoscrivere il raggio d’azione a ostetricia-ginecologia-pediatria, capita allora, come successo nei giorni scorsi, che per un parto in emergenza si debba entrare in sala operatoria senza personale infermieristico specializzato con possibile grave nocumento per il nascituro e la puerpera. Ancora più grave se- come ci risulta- lo spostamento momentaneo di una unità da ostetricia-ginecologia alla sala parto è stata vanificata, nonostante la disponibilità del personale, dal diniego del medico del pronto soccorso, nonostante li non vi fossero emergenze in corso, ad inviare nel reparto una unità a sua disposizione che coprisse il vuoto momentaneo.
Per concludere, qualcosa di molto più “spicciolo” ma egualmente importante. Le cullette del “nido” non hanno un materassino (ci risulta più volte richiesto). A farne le veci un cuscino. Ma è mai possibile tutto ciò?
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