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mercoledì 15 giugno 2011

Miccichè pronto ad allearsi col Pd. Il Pid cerca il dialogo con Mpa e Udc

Vertice di maggioranza per un'analisi politica dopo i ballottaggi per le amministrative. Lo ha annuncia il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, che guida la giunta tecnica sostenuta da Pd e partiti del Terzo polo. La data è da definire ma a questo punto è probabile che segua la riunione convocata dal Pd per giorno 19. Intanto domani a Palermo Il coordinatore regionale dell'Udc Gianpiero D'Alia riunirà i suoi per una valutazione sui risultati ottenuti dal partito.
Pd e Terzo polo hanno vinto col proprio candidato sindaco in sei comuni sugli undici andati al ballottaggio, tre sono andati a liste civiche difficilmente collocabili tra i tradizionali schieramenti e due se li è aggiudicati il centrodestra.
Secondo il coordinatore regionale di Forza del Sud, Pippo Fallica «le variegate coalizioni che hanno consentito a molti sindaci di vincere i ballottaggi delle elezioni amministrative sono figlie delle realtà locali, hanno una loro specificità territoriale. Fare passare il messaggio che queste potrebbero essere riproposte a livello regionale o addirittura nazionale, ottenendo lo stesso esito, sarebbe fuorviante». Ma il leader di FdS Gianfranco Miccichè dichiara: «Non escludo un'alleanza anche con il Pd. Alle condizioni attuali mi pare difficile, ma, anche magari con una nuova legge elettorale, non lo escludo affatto. Per il Sud siamo pronti ad allearci anche con il diavolo».
Pronti a nuove alleanze anche nel Pid: «Siamo aperti a qualunque ragionamento politico - dice il coordinatore regionale del Pid, Nino Dina - non abbiamo pregiudiziali di merito, neanche nei confronti dell'Udc, ma pretendiamo rispetto ovviamente. Non ci poniamo limiti, siamo disposti a dialogare su nuove alleanze: mi sembra però che l'Udc sia affascinata dall'alleanza con il Pd. Vedremo». Dina, alla guida del partito dove sono transitati molti dirigenti politici siciliani dopo la scissione interna all'Udc, invita i partiti del Terzo polo a fare chiarezza: «In Sicilia c'è un grande elettorato di centro - aggiunge - rappresentato dal Pid, dal partito di Raffaele Lombardo, dall'Udc, dal Pdl e da Forza del Sud. Il centrodestra è stato un punto di riferimento, bisogna ripartire da lì: Udc e Mpa dicano una volta e per tutte se vogliono l'alleanza col Pd, se sarà così ritengono che il loro elettorato non li seguirà».
Ma l'ex ministro Salvatore Cardinale, leader del movimento "Innovazioni" creato all'interno del Pd, a pochi giorni dall'assemblea regionale del partito, convocata il 19 giugno commenta: «Il risultato delle amministrative indica una strada chiara: in Sicilia il Pd vince con il centro, senza però tralasciare alcuno sforzo per recuperare Sel e Idv, tra l'altro le ultime dichiarazioni di Di Pietro mi sembra che vadano in questa direzione. L'allenza col Terzo polo funziona, al punto da far vincere il Pd, col Pdl sconfitto ovunque: non ci vogliono grandi analisti per capire che la via da seguire è questa. questo è il momento in cui è possibile progettare il futuro per costruire uno schieramento che vada oltre il berlusconismo». Ecco allora che «tutti quelli che stanno sulla stessa lunghezza d'onda – conclude - devono stare insieme, mentre chi finora ha lavorato per mero protagonismo faccia un passo indietro per il bene della Sicilia».

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