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martedì 14 giugno 2011

Turismo eoliano. Un futuro da venditori di "pizza e cartoline" ? La nota di Luca Chiofalo

I dati resi pubblici dall'ufficio turistico di Lipari ratificano una decisa ripresa degli arrivi e delle presenze, che dovrebbe tradursi in una ripresa per la nostra economia turistica e indurre all'ottimismo.
Ma la realtà è diversa. Il dato sul calo di presenze italiane è significativo e testimonia un complessivo abbassamento della "qualità" dei nostri ospiti, ormai quasi esclusivamente componenti di gruppi organizzati, che riempiono le strutture alberghiere (vorrei sapere a quali tariffe) ma spendono decisamente poco per il resto. Nei conteggi credo rientrino anche i turisti gentilmente "prestatici", per un paio d'ore, da altre località della costa tirrenica e ionica che sfruttano il "prodotto Eolie", fenomeno sul quale stenderei un velo pietoso. Gli "strabilianti" numeri divulgati servono, dunque, a riempire le caselle statistiche, non certamente le casse di commercianti, tassisti, ristoratori e di quanti hanno investito su un turismo qualitativamente diverso. Per gli anni a venire una richiesta: sia chiarito, una volta per tutte, quale sarà la "politica turistica" per l'arcipelago, consentendoci di essere "pronti" e programmare se realizzare "gioiellerie" o convertirci tutti alla vendita di "pizza e cartoline"...
 CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO  

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