Riceviamo dal geometra Peppe Cirino e pubblichiamo:
In questi giorni si parla tanto di divieti, barriere e dissuasori, ai quali aggiungerei l’arredo urbano presente nelle aree pubbliche delle nostre isole. Si parla tanto di regole e rispetto delle stesse, si parla di Piano Paesistico. Ed a tal proposito mi chiedo come si possa pretendere l’applicazione delle norme presenti in detto strumento urbanistico, quando per primo è lo Stato, nella figura dell’Ente Locale (Comune) a violarne i principi e contenuti.
E’ troppo facile dire agli altri fate quello che dico e non fate quello che faccio; è troppo facile vietare ed imporre norme (a volte fin troppo restrittive), che non sortiscono gli effetti sperati.
Non c’è da stupirsi se i cittadini violano le norme e le regole se infondo, l’esempio dato dalle istituzioni è proprio questo. Ed è infatti il cattivo esempio che, sprona ed impone a ONESTI CITTADINI di vivere nell’illegalità e nell’incertezza.
Domando ai miei concittadini, se hanno mai notato quanto brutto ed improprio sia l’arredo urbano del nostro paese, sparso un po’ qua è la con il metodo ad muzzum. Vi domando se avete notato quanto brutti e squallidi siano i dissuasori posizionati per le vie del nostro paese, per non parlare della recente collocazione in prossimità delle biglietterie aliscafi di squallidi paletti di colore bianco e rosso di tipo non AMOVIBILI o dei patetici VASI SU RUOTE, spostati a seconda delle esigenze degli AMICI. E bene a tutti questi elementi si può applicare a mio avviso, il termine che in più articoli del Piano Paesistico viene utilizzato per definire brutture e sfregio del paesaggio e cioè: DETRATTORI…
Ma il Comune di Lipari, non dovrebbe richiedere il preventivo parere della Soprintendenza Beni Culturali ed Ambientali di Messina, prima di collocare e posizionare elementi di arredo e dissuasori nel proprio territorio, al fine di valutarne l’impatto ambientale? Oppure detti elementi vengono collocati senza nessuna autorizzazione e pianificazione da parte dell’Ente preposto alla tutela dei vincoli?
La collocazione di un così alto numero di strumenti di dissuasione non può non mettere in evidenza quello che è davanti agli occhi di tutti, e cioè un palese fallimento dell’Amministrazione nel ruolo fondamentale di educatore del cittadino al rispetto delle regole. O forse questo clima di anarchia ed inciviltà diffusa torna a vantaggio di qualcuno?
Il dato di fatto e che,i a parlare di legalità e rispetto, si rischia di essere presi per matti, se si è politici si perdono voti , se si invocano i diritti si rischia di essere perseguitati.
Vengono rispettate per le opere pubbliche, le prescrizioni che la Soprintendenza impone ai normali cittadini che, fanno richiesta di Autorizzazione Paesaggistica? Non ho potuto fare a meno di notare per le vie delle nostre isole pavimentazioni in cemento anziché in pietra, pluviali in plastica anziché in rame e cotto ed infissi in alluminio come quelli presenti al palazzo dei congressi di Lipari.
Ritengo quindi che l’esempio, sia una linea guida importante per istruire i cittadini al rispetto della LEGGE. E soprattutto che, le nostre isole meritino una PIANIFICAZIONE, degna di questo nome e portata avanti in sedi opportune degli interventi atti a migliorarne gli aspetti , ambientali, paesaggistici , economici e sociali. Troppo spesso si affida il futuro delle Eolie a Pianificazioni da Bar portate avanti tra un aperitivo ed un grappino .
Geometra Peppe Cirino
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