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sabato 24 dicembre 2011

I sette Vigili del Fuoco licenziato recentemente tornano in servizio

Il Tar di Catania ha accolto l'istanza cautelare proposta dal legale dei sette vigili del Fuoco di Messina, licenziati recentemente dal Ministero dell'Interno dopo cinque anni di servizio, per un presunto errore nell'espletamento del concorso, tenutosi nel 2006. Il tribunale amministrativo ha ritenuto l'esistenza di estrema gravità e urgenza che giustifica l'immediata riammissione in servizio dei pompieri licenziati sino alla riunione del Collegio fissata per l'11 gennaio.
È stata presa anche in considerazione la sussistenza di obiettive esigenze operative del corpo dei vigili del fuoco in questo periodo caratterizzato da gravi e ricorrenti fenomeni alluvionali. Il Tar ha rilevato che il ricorso merita un approfondimento da parte dell'intero Collegio considerati i vari e delicati principi richiamati, anche di ordine costituzionale. I sette vigili erano arrivati nei primi posti ad un concorso e avevano lavorato per cinque anni, ottenendo anche importanti riconoscimenti per il lavoro svolto durante l'alluvione di Giampilieri. Altri candidati che avevano partecipato al concorso avevano però presentato ricorso al Ministero perché, secondo loro, alcuni vincitori non possedevano i requisiti previsti. Il ministero si è opposto ma ha poi perso al Tar contro i ricorrenti e ha dovuto notificare il licenziamento ai sette pompieri di Messina.
«È un primo passo – commenta Roberto Bombara, segretario provinciale della Fns Cisl – la Giustizia sta restituendo indietro ciò che la Pubblica Amministrazione voleva togliere ai lavoratori. Abbiamo seguito la vicenda minuto per minuto, grazie anche alle segreterie regionali e nazionali. Adesso – prosegue Bombara – ci aspettiamo che a livello nazionale prendano atto del provvedimento giuridico. Continueremo a pressare e vigilare affinché la vicenda si risolva in maniera positiva». E già ieri sera alcuni di loro hanno preso servizio, tornando a dare il loro contributo alla cittadinanza

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