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giovedì 22 dicembre 2011

Milazzo. Il sindaco Lo Schiavo, la sala d'attesa e un diverso utilizzo delle navi ferme in porto (di Gianni Iacolino)

(Gianni Iacolino) Il Sindaco Lo Schiavo si dimostra sempre attento anche alle problematiche quotidiane di grande impatto sui cittadini, e , negli ultimi mesi, ha portato avanti iniziative lodevoli per la soluzione del problema dei rifiuti agricoli considerati " speciali " ed in ultimo, leggo dai blog, la proposta per l' acquisto o l' affitto di un locale idoneo per l'assistenza agli Eoliani ed ai viaggiatori bloccati a Milazzo quando Eolo impazza o quando si blocca tutto con la scusa della imprevedibilita' del suo caratteraccio. Comunque sia, da parecchi anni ci troviamo a patire questa situazione, inimmaginabile in passato.
L' iniziativa del Sindaco la trovo lodevole e va certamente portata avanti con la collaborazione di tutte le altre amministrazioni comunali, di cui non giunge e non e' giunto alcun segnale, neanche quando si e' proposto di modificare le normative sui rifiuti agricoli.
Vedendo le navi ben ormeggiate  ed illuminate e vuote  nel porto di Milazzo , mentre tanti cittadini , nelle giornate critiche, girovagano tra il bar e la biglietteria in cerca di buone nuove, ho sempre pensato quanto sarebbe logico e sensato che questa moltitudine errante trovasse decorosa ospitalita' nei saloni delle loro navi, perche' di navi dello stato si tratta e quindi navi di tutti, messe a galleggiare per navigare, senza precludere la possibilita' di sfruttare al meglio la loro potenzialita' di ospitalita'.
Sarebbe un'operazione facile da realizzare e quasi a costo zero, con qualche ora di straordinario da pagare , mentre , contestualmente, a nave ferma,si risparmiano grosse somme dal mancato consumo di carburante.
Gia' dimenticavo: la buona volonta'!
Immagino gia' l'espressione di molti dei possibili interessati alla realizzazione di tale progetto.
"Non si puo' fare. Ma chistu e' pacciu !  Ma chi ci passa pa testa " .
Se c'e la buona volonta' della politica e delle istituzioni e della societa' di navigazione, potremmo vedere  quest'idea realizzata in pochissimo tempo.
Se poi il Sindaco di Santa Marina decidesse di portarla avanti, ci sentiremmo più garantiti e fiduciosi.
Se consideriamo che, in giornate come queste, sono centinaia le persone bloccate alla deriva su quella triste banchina, gli unici locali capienti, idonei ad una simile accoglienza, sono proprio quelli gia' esistenti ed idonei all'uso :  i saloni di bordo della nave ferma, vuota, illuminata e riscaldata con i generatori sempre in funzione.
Ho letto, con immenso piacere dell'impegno di tanti comandanti che hanno affrontato il mare in tempesta, compiendo il loro dovere con senso di responsabilita' ed abnegazione ed, in questo, coadiuvati dai loro amministratori che si sono messi, con spirito di servizio ammirevole , a disposizione dei passeggeri.
Un invito anche a loro. Se si impegneranno in questo progetto di supporto materiale e spirituale  con lo stesso senso del dovere che li ha sostenuti  nel prendere le giuste decisioni di questi giorni, avremo fatto un passo avanti nella giusta direzione.
Si pensi pure che le spese necessarie per vitto ed alloggio fuori casa sono, per molte famiglie, insostenibili. Credo che le spese per l'affitto o l'acquisto di un locale rifugio sarebbero insostenibili per le amministrazioni, le quali potrebbero, in alternativa, investire queste risorse, qualora ci fossero, in favore delle fasce piu' bisognose.

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