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venerdì 16 dicembre 2011

Il presepe del mare e la voglia "dei tempi che furono" (di Sara Basile)

“Non solo la grotta, la mucca, l’asinello e il bue…”, se vi dicessi dell’esistenza di una seconda Marina Corta, in miniatura, dentro la Marina Corta per eccellenza? Niente di surreale! Stavolta “quelli” dell’Associazione SS. Cosma e Damiano ci fanno un bel regalo di Natale, non mancando all’appuntamento neanche quest’anno con l’ormai rilanciato e sempre inedito “Presepe del Mare”, offrendoci in questo quarto round una vera e propria opera di architettura frutto della coadiuvante forza dei singoli membri e della libertà ad un’immaginazione autentica e perché no, sognatrice, in quanto forse rivelatrice di una nostalgica voglia “dei tempi che furono”: quella di una Marina Corta inizi ‘900, da sempre polmone della vita quotidiana di Lipari, con il suo “ricattiere”( colui che vende il pesce), i fedeli “vuzzi” tirati ai piedi della spiaggia, i caratteristici vicoli quasi sempre dimora preferita dei gatti e “cassa di risonanza” delle lingue paesane… Insomma, la rappresentazione veridica del un piccolo borgo marinaro semplice ma evocativo. “L’isola nella penisola”, quella del Purgatorio dove il Natale continua a resistere… (Sara Basile)

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