Gentile Sindaco,
durante la seduta del consiglio comunale del 25 agosto scorso, è stata approvata all’unanimità una mozione che chiedeva la convocazione del dirigente De Vita, in qualità di R.U.P., in consiglio per fornire adeguata informazione sui catastrofici lavori di messa in sicurezza dello scalo di Filicudi Porto; contestualmente, ho inviato una lettera a S.E. il Prefetto di Messina, e un’interrogazione alla quale Lei ha laconicamente risposto che il dirigente De Vita avrebbe fornito “compiuta risposta” entro termini ragionevoli. A settembre, a seguito dei nuovi crolli che hanno interessato il molo, ricevo dal dirigente una telegrafica comunicazione dove si chiede al direttore dei lavori ing. Mirabella e all’ing. Arena del Genio Civile OO.MM. una relazione sulla situazione. In maniera informale, ho anche sollecitato telefonicamente il dirigente perché non trascurasse la richiesta di un’adeguata informazione sui fatti; ma, non avendo ricevuto nessuna relazione, il 13 ottobre insieme al consigliere Sabatini abbiamo inviato una nuova interrogazione, il cui esito è stato – ad oggi – esattamente identico a quello delle precedenti richieste. Il 28 novembre, il dirigente ha liquidato a sé stesso e ad altri funzionari comunali e del Genio Civile OO.MM. circa 30.000 euro di “incentivi”, previsti in relazione agli stati di avanzamento del procedimento; è ovvio che la grottesca situazione di un molo che crolla a pezzi mentre si eseguono i lavori non dipende dal R.U.P. né dai funzionari di supporto, ma devo constatare – con profonda amarezza – che la solerzia dimostrata in questi passaggi amministrativi non trova adeguato riscontro nel rispetto delle reiterate richieste che consiglieri comunali, nello svolgimento del ruolo di controllo che la legge assegna a tale carica, avanzano da mesi senza ottenere alcuna risposta.
Passiamo a un’altra misteriosa vicenda, quella del Centro Servizi al Turismo. Anche in questo caso, il 6 maggio di qust’anno ho presentato un’interrogazione per conoscere i motivi che hanno impedito al nuovo CST inaugurato nel 2009 di essere regolarmente funzionante e aperto al pubblico per i cinque anni previsti dal progetto finanziato dalla Regione Siciliana, le ragioni per le quali l’iniziativa si è arenata miseramente, e gli importi effettivamente spesi e a favore di chi. Lei, come di consueto, ha girato la risposta all’assessore Spinella, alla quale ho inoltrato un sollecito l’8 luglio, e dalla quale sono stato informalmente rassicurato circa i tempi – brevi – entro i quali avrei ricevuto risposta. Sono passati cinque mesi, e io questa risposta non l’ho mai vista.
Sia per Filicudi, sia per il CST, ritengo che le numerose richieste inoltrate siano state formulate correttamente e in maniera chiara; questo, evidentemente, non è sufficiente per ottenere risposte che la legge, Lei mi insegna, assegna alla Sua carica e non agli assessori o ai dirigenti, pur se da Lei incaricati di fornirmela in maniera “compiuta”. Questo atteggiamento, mi creda, costituisce il tratto più arrogante della Sua maniera di amministrare, oltre a svilire il compito per il quale tanto Lei, quanto io, siamo stati eletti in rappresentanza della comunità. Ma, soprattutto, ostacola il diritto di conoscere come possano essersi originate situazioni sulle quali grava il sospetto che si sia sperperato, o si stia sperperando, denaro pubblico. Lei sa che non è mio costume trasformare un confronto politico in una querelle giudiziaria e che ho sempre amato il dibattito, franco ma rispettoso dei ruoli, entro i cui confini deve muoversi l’azione dei rappresentanti istituzionali di questa comunità; ma tali confini sono stati ampiamente superati dall’assordante silenzio che avvolge, da mesi e nonostante le tante iniziative intraprese, alcune vicende gravi e incomprensibili. La invito dunque a rompere il silenzio e a farmi pervenire, in tempi ragionevoli, adeguate risposte a quanto chiedo inutilmente da mesi; lo faccia per rispetto al Suo ruolo di Sindaco, e per consentirmi di svolgere il mio, di Consigliere comunale.
Distinti saluti
Pietro Lo Cascio
consigliere comunale di Sinistra Ecologia Libertà
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