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giovedì 23 agosto 2012

Il Santo che ci fa sentire vicini (di Antonio Iacullo)

Oggi, pomeriggio del 23 Agosto, in cammino verso la Cattedrale per la S. Messa delle 19,30, sento parlare alcuni fedeli in inglese, dalla chiara inflessione australiana. 
Sicuramente nostri compaesani emigrati, che con grande piacere quest'anno avranno l'opportunità di festeggiare "a casa" il Santo Patrono.
Il pensiero mi ha portato indietro nel tempo, quando a Melbourne, insieme a tantissimi di loro, il 24 agosto di tanti anni fa, mi sono trovato a festeggiare il "nostro" San Bartolomeo.
Non era solo fede, non era solo nostalgia, non era solo spirito di appartenenza: ma tutti questi sentimenti messi insieme, con un'aggiunta di qualche cosa di inspiegabile, di indescrivibile, di quelle cose che ti fanno gioire con le lacrime ed un nodo in gola.
Così ho vissuto quel lontano 24 agosto, con il petto gonfio ed il piacere di abbracciare volti noti e persone sconosciute, tutti eoliani, tutti fratelli ritrovati, grazie a San Bartolo.
Il pensiero mi porta a tutti gli eoliani sparsi nel mondo che, da soli o insieme, si ritrovano il 24 agosto a festeggiare un Santo che ci fa sentire vicini.
A loro, e a tutti i Bartolo che abbiamo avuto il piacere di conoscere, dedico la foto che ho scattato questa sera in Cattedrale.
Auguri e buona festa a tutti.
Antonio Iacullo

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