Stasera, mentre poche ore la separano dall'ultimo viaggio, voglio parlare di Lei attraverso i
miei ricordi, senza dover fare l’elenco dei suoi titoli.
La voglio ringraziare per la lezione
più importante, quella che serviva e serve per la vita: l’esempio
da imitare per lottare, senza risparmio, per il benessere della propria
comunità.
Quando iniziai a frequentare l’Istituto
Tecnico, oggi intestato a sua mamma, si era conclusa da qualche anno
la vicenda delle giornate di Filicudi nel corso delle quali Lei aveva
condotto delle giornate di mobilitazione, non limitandosi a stimolare
gli studenti degli ultimi due anni, ma partecipando, personalmente ed
attivamente, alle operazioni di occupazione dell’isola per impedire
il soggiorno dei mafiosi.
Ricordo ancora, con un sorriso, la sua
mobilitazione all’indomani di una violenta mareggiata che investì e
devastò Canneto: il freddo mattino e la sua automobile che arrancava
verso quella frazione per portarci a dare una mano a ripulire le case dei
nostri compaesani, invase dalla sabbia, giornate di lavoro che Lei ha
vissuto in prima linea, ancora una volta.
Se qualcuno faceva il
lavativo il suo esempio ed il suo sguardo ci ricordavano perché eravamo lì.
Fu un grande gesto di solidarietà che, raramente, ho più rivisto o rivissuto nella nostra comunità.
Ricordo, inoltre, la mobilitazione
dell’Istituto tecnico, di cui era vice preside, per le giornate
della Piero della Francesca: i turni, le nottate con il suo inseparabile cane.
Ancora una volta mobilitazione e solidarietà per
la difesa di un interesse vitale delle nostre comunità isolane.
Ricordo l'amore con cui si dedicò all'esperienza del CIPRA (forse non attenzionata da altri come meritava)...
.... Ricordo.....queste e tante altre cose ancora che l'hanno vista sempre in "prima linea".
Una "prima linea" che non ha abbandonato neanche negli ultimi anni, nonostante gli acciacchi e il peso inevitabile dell'età che avanzava, per difendere servizi della nostra comunità che ci stanno lentamente ma, inesorabilmente, sottraendo.
Domani non sarò, fisicamente, al suo funerale... da tempo li rifuggo... per un motivo a Lei ben noto. Ma ci sarò con il cuore e con il pensiero.
Nel salutarLa, La ringrazio per l'affetto e la stima che ha sempre avuto nei miei confronti. La ringrazio per la fondamentale lezione di vita che mi ha impartito ed ha
impartito a tutta una serie di generazioni di eoliani.
Salvatore Sarpi
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