I forestali e gli stagionali del servizio antincendio inizieranno a lavorare entro fine marzo e, sfruttando i fondi europei, potranno perfino essere impiegati più a lungo dei tradizionali 151 o 101 giorni. È questo il cuore di un accordo maturato martedì notte fra sindacati e governo regionale al termine di una manifestazione che ha portato in strada almeno 6 mila persone per protestare contro i ritardi nel finanziamento del settore forestale e degli enti del mondo agricolo. E non a caso l’accordo si estende a consorzi di bonifica, Esa, Aras e Istituto zootecnico finendo per diventare un piano per l’occupazione di oltre 27 mila persone.
Da una parte del tavolo Rosario Crocetta e l’assessore all’Agricoltura, Dario Cartabellotta, dall’altra i leader di Cgil, Cisl e Uil. E sono loro le firme in calce a tre pagine che contengono anche il calendario delle chiamate in servizio: entro fine marzo inizieranno a lavorare i cosiddetti «centocinquantunisti» che sfrutteranno una novantina di milioni di fondi europei, dopo l’approvazione della Finanziaria bis toccherà ai «centounisti». Gli ultimi a entrare in servizio, entro luglio, saranno gli operai che svolgono 78 giornate. Questi stagionali si occuperanno non solo di tutela dei boschi ma – spiega Cartabellotta – anche di salvaguardia del territorio dal rischio idrogeologico e di itinerari turistici. Una delle novità è infatti la possibilità di impiegare i forestali per la realizzazione o cura di percorsi naturalistici: «Il primo progetto – aggiunge Cartabellotta – è quello che prevede la realizzazione di un itinerario da 140 chilometri che collega Monte Pellegrino a Santo Stefano di Quisquina. Poi ci si sposterà sull’Etna e infine verranno sistemati i sentieri delle Eolie». I forestali che invece si occupano solo di anticendio lavoreranno fra il 15 giugno e il 15 ottobre. Inoltre – aggiunge Gaetano Pensabene della Uil – Crocetta ha garantito anche il pagamento degli arretrati ai forestali e l’apertura della trattativa per il contratto integrativo.
Ma l’accordo – sottolinea Pensabene – rompe finalmente il muro delle giornate prestabilite: ogni categoria ne potrà svolgere più delle 78, 101 o 151 garantite negli anni scorsi. Il tutto passa dall’approvazione di un emendamento che Cartabellotta e Crocetta si sono impegnati a presentare nella Finanziaria bis che sta per arrivare all’Ars. Da qui la differenza con un accordo simile che il governo Lombardo aveva fatto con i sindacati alla vigilia delle Europee del 2009: intesa mai realizzata per mancanza di fondi. «Lo spirito della norma che presenteremo – spiega l’assessore – è che se ci sono i fondi e soprattutto se boschi e altre risorse naturali producono ricchezza, allora il lavoro si può autofinanziare. Tutto passa dalla capacità progettuale: se c’è un’idea da realizzare, il personale lavora e sfruttiamo risorse europee». Fra Finanziaria bis e fondi comunitari Cartabellotta e Crocetta hanno garantito subito la disponibilità di 200 milioni «ma – come ricordano Michele Pagliaro e Salvatore Tripi della Cgil – poichè questo budget è insufficiente, a giugno un’altra manovra correttiva assicurerà nuove risorse».
E lo stesso accadrà per finanziare gli enti del comparto agricolo, che impiegano quasi 2 mila persone. Per loro il piano concordato martedì notte prevede un ventaglio di soluzioni. I 500 trattoristi dell’Esa verranno chiamati in servizio subito, permettendo loro di compiere 180 giornate lavorative: verranno impiegati in progetti di pulizia e ”risegnatura” degli alvei fluviali ma anche in questo caso con la Finanziaria bis il governo dovrà poi trovare i soldi per arrivare a fine anno.
I 140 precari dell’Aras, l’associazione Allevatori, verranno trasferiti all’Istituto zootecnico regionale e lavoreranno anche grazie a fondi che saranno stanziati nella manovra correttiva che sta per essere approvata.
Infine, Cartabellotta si è impegnato ad avviare subito al lavoro anche i circa mille precari dei consorzi di bonifica che verranno pagati anche grazie alle maggiori entrate che il governo si attende dall’aumento dei controlli sui contributi a carico degli agricoltori. Inoltre per questi lavoratori verrà inserito in Finanziaria un emendamento «salva stipendi» che permetterà di far sfuggire ai creditori dei consorzi le somme che la Regione assegna per il personale.
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