E' chiaro che si tratta di conseguenze dell'inciviltà (non solo di una parte dei turisti) ma ci stupiamo (anche se ormai ci abbiamo fatto il callo) come nessuno veda e provveda.
Eppure sono in tanti a transitarvi: turisti, dipendenti e "vertici" del museo, chi, in questi giorni, presenzia alla "novena" in Cattedrale.
Ma non finisce qui.
L'interno del parco archeologico, tra una tomba e l'altra, è stracolmo di escrementi. Questa volta non canini ma umani. "Depositati" lì da incivili che, presumibilmente, lo hanno fatto (anche se non è una giustificazione) in assenza di bagni aperti al pubblico. Quelli del museo, fatta eccezione in occasione di qualche spettacolo, continuano, infatti, a restare chiusi.
Ma si può lasciare tutto così in un'area visitata giornalmente da centinaia e centinaia di visitatori. E' questo il "biglietto da visita" per chi ci viene a trovare.
Auspichiamo un intervento immediato che interessi per l'eliminazione delle erbacce anche la scalinata di S. Bartolo (via del Concordato). Ci sembra il minimo.
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