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sabato 23 agosto 2014

Volontariato internazionale a Lami/Rocche Rosse. La lettera/relazione inviata al Sindaco di Lipari dall'Associazione Ramarro Sicilia

Illustre Sindaco,
LIPARI
nel ringraziarLa per avere gentilmente concesso il patrocinio alla attività internazionale di formazione ambientale in servizio volontario svoltasi a Lipari su iniziativa della scrivente associazione in collaborazione con l’Associazione Borgata Lami, CEA Eolie e CEA Messina, mi è gradito informarLa che la stessa si è felicemente conclusa, come previsto, lo scorso  12   agosto.
Un ringraziamento pubblico è prioritariamente d’obbligo nei confronti dell’Associazione Borgata Lami e del suo presidente Saverio Merlino, che cito per tutti, per la generosità con la quale hanno disinteressatamente investito nell’impresa mettendo a disposizione non solo la sede di C.da Penninella, ma anche molte loro risorse umane ed  affettive. 
 I partecipanti, provenienti da molte parti d’Italia (Piemonte, Lombardia, Puglia, Sicilia) ed anche dall’estero ( Germania, Spagna, Polonia, Canada), sono stati in totale 23 e la maggior parte di essi è stata presente in modo continuativo così da totalizzare ben 276 pernottamenti nella piccola tendopoli appositamente allestita e dotata di ogni servizio. Al solo scopo di curiosità statistica il bilancio complessivo dell’attività, totalmente autofinanziata dai partecipanti stessi (e da fondi propri dell’Associazione per quanto concerne le spese di investimento) si è chiuso con un attivo di € 153, 37.
Anche se l’attività lungo la mulattiera da  Canneto a Rocche Rosse ha rappresentato la parte  centrale del programma e del nostro fare quotidiano  non è mancato il tempo da dedicare al altre attività come la vigilanza antincendio da punto panoramico, la pulizia di un tratto di litorale, la realizzazione di cartelli e murales  sotto l’attenta guida del carissimo Prof. Enzo Donato o quelle di fruizione del territorio come ad es. la visita al museo, il giro dell’isola in barca, gli  incontri, le feste e le occasioni organizzate insieme al gruppo soci della Borgata.
E’ nostro convinto parere che proprio l’alternarsi equilibrato delle attività lavorative con quelle legate alla fruizione territoriale e socio-culturale, abbia di fatto determinato il successo dell’esperienza nel suo complesso.
L’impegno attivo speso  lungo le due frazioni più trascurate della mulattiera di cui sopra ha assorbito circa 600 ore lavorative in turni di 3 ore ripartite tra i partecipanti ed esso è stato principalmente consumato nella estirpazione di roveti, felci ed altra vegetazione che infestava la sede stradale e i suoi cigli, e nella   pulizia della stessa dai sassi e dalla sabbia rinvenuti lungo tutto il tracciato. Gli attrezzi e le infrastrutture (decespugliatori, zappe, forconi, pale, mastelli, asce, rastrelli, tridenti, forconi, cesoie e corde) impiegati durante le operazioni erano di proprietà della scrivente associazione o sono stati cortesemente messi a disposizione dall’Associazione ospitante come pure i veicoli utilizzati per il trasporto delle persone e per la rimozione dei materiali di risulta. I rifiuti solidi urbani rinvenuti lungo il tracciato e specialmente nella sua parte terminale, sono stati invece raccolti separatamente e conferiti negli appositi cassonetti stradali.
Si ribadisce il fondamentale rilievo strategico e logistico rappresentato dalla collaborazione delle Associazioni Borgata Lami e CEA Eolie senza il cui supporto l’operazione sarebbe risultata irrealizzabile o fortemente depotenziata. Per non parlare della fitta ragnatela di relazioni e di rapporti umani e sociali costantemente intessuta durante tutto il periodo tra i singoli componenti delle tre associazioni sopra citate. Praticamente superfluo aggiungere che il contesto creatosi è stato sempre molto piacevole e che giudizio complessivo di chi scrive è ampiamente positivo.
Ovviamente alla fine del Campo, denominato “Tra Pomice e Lapilli”  noi non abbiamo consegnato alla comunità Liparota un’opera finita ma, considerato anche che nessuno dei partecipati era un addetto ai lavori, soltanto il risultato di ciò che rientrava nelle nostre possibilità; e questo unitamente ad uno stimolo a proseguire rivolto a chi  tra i membri  della Comunità isolana vorrà assumersi l’onere di farlo. Senza alcuna falsa modestia riteniamo altresì di avere lasciato una impronta metodologica di intervento concreto, facilmente praticabile e ripetibile tutte le volte che, in futuro, lo si ritenesse opportuno.
Spiace infine soltanto rilevare che durante i 13 giorni di permanenza sull’Isola, non sia stato possibile avere il piacere di incontrare la SS.SS. o altro componente di Codesta Amministrazione Comunale e l’aver dovuto constatare che l’accesso al museo archeologico sarebbe stato molto meno avventuroso per il disabile fisico che era nel nostro gruppo  se solo l’apposito ascensore di servizio non fosse stato “fuori servizio”.
    L’occasione è altresì propizia per porgere i nostri migliori saluti                 Il presidente (prof. Renato Carella)

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