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sabato 11 luglio 2015

Stromboli è invasa e va in tilt. La Greca: "Soluzione è AMP". L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud di oggi

Allarme e malcontento a Stromboli per l’autentica invasione giornaliera di pendolari che sbarcano nell’isola dalle grandi imbarcazioni provenienti dalla costa sicula e calabra. 
Il contemporaneo arrivo di diverse centinaia di turisti “mordi e fuggi” manda in tilt sia l’intera area portuale che le piccole stradine che portano verso il cuore del paese. Stradelle e area portuale dove, in presenza di questi flussi consistenti,  diventa difficile il transito anche di una sola persona.  Sicuramente non il massimo per un’isola dove si deve convivere con un potenziale rischio vulcanico e dove la Protezione civile ha disposto tutta una serie di “protocolli” da attuare in caso di emergenze, quali eruzione o tsunami, e dove vige un piano di protezione civile che fa riferimento ad un numero di persone sicuramente ben al di sotto di quelle sbarcate giornalmente da questi vaporetti.  Discorso a parte per il quantitativo di rifiuti abbandonati. 
Eppure il malcontento degli strombolani (ma il problema riguarda anche Panarea) è destinato a restare tale e ben poco, se non nulla, possono fare nell’immediato le autorità sia civili che militari. 
Sulla delicata problematica abbiamo sentito il dottor Pino La Greca, presidente del Circolo eoliano di Legambiente ed in passato assessore alla Protezione civile del comune di Lipari. “Ogni isola – ha affermato-  ha un proprio equilibrio e l'arrivo di migliaia di visitatori ha impatti diversi. C’è senza dubbio anche un problema di protezione ma la risposta alla problematica non è legata a questa. Infatti, nel recente passato il sindaco pro-tempore, ha tentato di "contingentare" l'arrivo dei visitatori a 500 al giorno, ma questa strada non è più percorribile, in quanto l'ordinanza venne impugnata e non è più riproponibile per effetto di alcune sentenze. L'unica soluzione praticabile, soluzione che auspico da diversi anni ormai – continua La Greca- è quella della istituzione dell'Area Marina Protetta. Soltanto l'autorità che gestisce l'AMP può autorizzare l'ingresso nel mare delle Eolie di natanti provenienti da altri circondari marittimi, consentendo il libero traffico soltanto alle società residenti (lo stesso dicasi per i pescatori e i diportisti residenti). Le Eolie sono Patrimonio dell'Umanità e tutti sono invitati a visitarle ma senza dover provocare danni all'ambiente ed alle risorse delle singole isole. Soltanto attraverso l'Ente gestore – conclude La Greca - sarà possibile valutare, anno per anno, ed isola per isola, il carico antropico sostenibile con l'arrivi di migliaia di visitatori giornalieri. In altre parole, ciò che può andar bene per Lipari o per Vulcano non necessariamente va bene per Panarea e Stromboli o Filicudi, Alicudi e Salina”. 
Il dottore La Greca ci ha anche anticipato che l'argomento sarà oggetto del tavolo di discussione tra Legambiente Nazionale e la comunità eoliana in occasione della visita a Lipari di Goletta Verde, il prossimo 19 luglio.

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