( da www.themeditelegraph.com/) - Un mezzo super-veloce e rivoluzionario, nuove alleanze e un nuovo nome. A poco più di sei mesi dallo sbarco alla guida di Ustica Lines, la società di famiglia creata dal padre Vittorio, Ettore Morace ha già compiuto una piccola rivoluzione. E racconta del nuovo corso e delle novità in arrivo: in primis il varo, in programma il 24 marzo, del “Gianni M” il nuovo aliscafo (il più grande mai costruito al mondo) studiato e ideato dallo zio Gianni e dal cugino Ferdinando (entrambi ingegneri) cui dovrebbe essere presente anche il ministro dei Trasporti, Graziano Del Rio. Il nuovo rivoluzionario mezzo veloce, è lungo 40 metri, porta 350 passeggeri alla velocità di 40 nodi con due caterpillar da 2.000 Kw, sarà immesso nei collegamenti con le Egadi ed è stato costruito a Trapani, nel cantiere navale voluto da Vittorio Morace e scelto per la sua ubicazione al centro del Mediterraneo. Un secondo aliscafo, gemello del “Gianni M”, è già in costruzione e sarà pronto tra un anno.
«Io punto molto sul cantiere - insiste Ettore Morace - rappresenta una vera e propria sfida. E’ l’unico in grado di realizzare aliscafi di simili caratteristiche ed inoltre ci consente di continuare a dare il nostro contributo per lo sviluppo di questa parte del territorio, non solo, ma anche di inserire il Sud del Paese in quel processo di globalizzazione in termini positivi che punti a superare le storiche problematiche legate alla marginalità geografica». «Oltre alla costruzione di aliscafi per la nostra società – aggiunge Ettore Morace - siamo in trattative molto avanzate con una società greca per la costruzione di due nuovi aliscafi. La conferma dovrebbe arrivare entro fine mese».
Le novità non si fermano qui. Ustica Lines che conta su una flotta di 35 unità, tutte particolarmente giovani, sta cercando di acquisire anche Siremar, la società ex regionale per i collegamenti con le isole. «Siamo molto vicini alla conclusione - conferma il patron di Ustica - e contiamo di formalizzarne l’acquisto entro il mese di marzo. Un’operazione che stiamo portando avanti con la Società Siciliana di Navigazione, nella quale siamo soci paritari al 50% assieme alle famiglie Franza-Matacena con le quali ci uniscono anni di amicizia e stima». Infine, il cambio del nome alla società, non più Ustica Lines. «Sì, lo confermo – conclude Ettore Morace - Ustica Lines è troppo riduttivo legato com’è a un’unica isola. Deve dare, invece, l’idea di una società proiettata verso più ampi orizzonti. Abbiamo già scelto il nuovo nome ma, per ora, è top secret».
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