Per l’uomo, Mirko Bilardo, 41 anni, piccolo imprenditore edile di Lasta a Signa in provincia di Firenze, che viaggiava a bordo della sua auto in compagnia della fidanzata e di una coppia di amici per ricongiungersi con i suoi familiari che già avevano raggiunto Lipari, sono subito scattate le manette.
Ieri il sostituto procuratore Alessandro Liprino aveva chiesto per l’uomo, che ha poi trascorso una nottata ai domiciliari, la custodia cautelare in carcere. Infatti il turista toscano aveva precedenti specifici per droga per fatti che risalivano al 1996, tanto che nel 1998 per la precedente disavventura aveva patteggiato la pena.
Al termine dell’udienza di convalida, tenutasi in tarda mattinata dinanzi al presidente del Tribunale Giovanni De Marco durante la quale il pm d’udienza Francesco Cannavò aveva ribadito la richiesta del carcere per l’imputato, era stata disposto in un primo tempo – quale misura cautelare – il divieto di dimora in provincia di Messina.
Il legale dell’imputato, avv. Sebastiano Campanella che già si era opposto alla richiesta di carcerazione, ha poi avanzato richiesta di patteggiamento ad 1 anno, un mese e 10 giorni.
Richiesta che è stata accolta in quanto dal primo episodio sono trascorsi 10 anni.
All’imputato – così come chiesto dal legale – è stata concessa la sospensione condizionale della pena e la remissione in libertà.
Bilardo ha potuto così raggiungere le Eolie dove era diretto, senza però la “scorta” estiva di droga che aveva portato con se dalla Toscana in auto fino al porto di Milazzo dove ha avuto al sfortuna di incappare nei finanzieri che hanno organizzato una rete di “filtraggio” per quanti sono diretti alle Eolie.(l.o.)
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