Al Signor
Sindaco
del Comune di
Lipari
e p.c.
al Presidente
del Consiglio
Comunale di
Lipari
INTERROGAZIONE CONSILIARE.
Perché per l’ospedale di Lipari l’atto aziendale rimane inapplicato?
Gentile Sindaco,
i mesi passano, ma all’ospedale di
Lipari si registra la totale assenza di novità. Ciò stride con le roboanti
dichiarazioni rilasciate da alcuni parlamentari regionali riuniti in
commissione nella sala consiliare del nostro municipio, così come con l’impegno
a perorare le nostre tesi presso il governo regionale che gli stessi hanno
assunto in tale occasione, e persino con le entusiastiche affermazioni del
ministro Alfano – cosa c’entri poi un ministro dell’Interno con un punto
nascita, tuttavia, continua a sfuggirmi – davanti al nastro di inaugurazione
della nuova caserma dei carabinieri. A prescindere dal grado di assuefazione
indotto dall’ascolto di taluni personaggi, che naturalmente è suscettibile di
variazioni a seconda del soggetto, la questione che vorrei sollevare riguarda
il fatto che seguiti a non accadere nulla nemmeno rispetto alle previsioni
della stessa direzione dell’ASP nell’atto aziendale. Perché?
Questo documento avrebbe dovuto
introdurre alcune novità nella pianta organica allo scopo di ampliare la
continuità e l’efficienza dei servizi prestati presso l’ospedale; tuttavia, la
quasi totalità delle stesse permane in una dimensione teorica, per non dire
utopica.
Le unità del servizio di Pronto
Soccorso dovrebbero comprendere 7 medici, 1 caposala, 14 infermieri, 6 autisti
e 6 ausiliari; di fatto ci sono solo 3 medici – gli altri vengono integrati con
il personale del 118 – e il numero di autisti e ausiliari è inferiore a quello
previsto.
Il servizio di Patologia clinica e il
Laboratorio di Analisi prevede 2 medici, 2 biologi, 2 infermieri e 5 tecnici;
di fatto manca 1 medico, non è stato nominato un responsabile e vi lavorano
solo 4 tecnici, uno dei quali ricopre altri ruoli e non è assegnato in
esclusiva al servizio.
Il servizio di Dialisi in pianta
avrebbe 2 medici, 5 infermieri e 2 ausiliari; di fatto manca 1 infermiere.
Il servizio di Diagnostica per
immagini e Radiologia dovrebbe contare 3 medici, 1 infermiere, 6 tecnici e 1
ausiliario; di fatto mancano 2 tecnici e 1 ausiliario.
La struttura complessa di Anestesia,
Camera iperbarica e Sala operatoria prevede 1 direttore, 4 medici, 1 caposala,
7 infermieri, 3 ausiliari e 3 tecnici; di fatto non è nemmeno stato bandito il
concorso per direttore, mancano 3 medici, 3 infermieri e 2 ausiliari.
La struttura complessa di Medicina –
quella con 8 posti letto per lungodegenza, oltre agli 8 posti letto per acuti e
ai 2 posti letto per DH/DS – comprenderebbe 1 direttore, 10 medici tra i quali
3 cardiologi e 2 pediatri, 1 caposala, 18 infermieri, 2 tecnici di
riabilitazione, 4 ausiliari e 6 OTA/OSS; di fatto la lungodegenza non è mai
stata aperta, mancano 1 medico internista e 1 cardiologo, 2 tecnici di
riabilitazione, 2 ausiliari e tutti gli OSS.
Infine, la struttura semplice di
Chirurgia prevede 5 posti letto per acuti e 2 posti letto di DS, 8 medici tra i
quali 4 chirurghi, 2 ortopedici, 2 ginecologi, e ancora 1 caposala, 8
infermieri, 2 ostetriche, 2 ausiliari e 2 OTA/OSS; ad oggi mancano i 2
ortopedici, 1 ausiliario e tutti gli OSS, non è stato nominato il responsabile
di area e l’emergenza ostetrica continua ad essere illegalmente programmata con
1 ginecologo e 1 chirurgo, tralasciando il fatto che per una legittima
turnazione i ginecologi dovrebbero essere almeno 3.
In qualche caso, i rilievi che muovo
potrebbero apparire come futili e strumentali, ad esempio quando all’appello
mancano poche unità di infermieri o ausiliari; ma non è così.
Come si giustifica la mancata
assegnazione del personale previsto in pianta organica per l’ospedale di Lipari
quando la stessa direzione dell’ASP provvede a bandire due selezioni per
responsabili di “ingegneria clinica” e di “educazione sanitaria” (figure che
oggi fanno parte dello staff del dottor Sirna)? Ci sembrano davvero
indispensabili per il buon funzionamento della sanità provinciale, rispetto a
un autista di pronto soccorso o ad un infermiere del servizio dialisi?
Tralasciando ciò che può apparire una
questione di buon senso – o, forse, di decenza – come si spiega a questo punto
la mancata selezione dei responsabili di Patologia clinica e di Area chirurgica
presso il nostro ospedale, selezione peraltro non soggetta a limitazioni e
autorizzazioni da parte dell’assessorato e che potrebbe essere espletata in tempi
rapidi?
Come si spiega il fatto che siano stati
banditi i concorsi di direttore per la struttura complessa di Anestesia a
Taormina e Patti, ma non a Lipari, nonostante la stessa figura sia prevista
nell’atto aziendale?
Perché si tergiversa nell’invio
dell’internista, del cardiologo e degli ortopedici previsti in pianta organica,
ma contestualmente si rimuove con straordinaria tempestività il 4° ostetrico
che risultava in “esubero” rispetto alle previsioni, come avvenuto nel giugno
2016?
È possibile continuare a tollerare
un’applicazione del dettato dell’atto aziendale soltanto quando si tratta di
depauperare il nostro ospedale, mentre il tempo scorre e nulla accade quando si
tratta di implementarne l’efficienza e la funzionalità?
Le porgo questi quesiti in forma di
interrogazione sia perché Lei rappresenta la massima autorità sanitaria sul
territorio, sia perché – da consigliere comunale – credo che risulti necessario
riprendere il tema e rilanciare un’azione politica decisa per ottenere almeno
il rispetto delle previsioni relative alla pianta organica; sottolineo
“almeno”, poiché tali previsioni risulterebbero ancora insufficienti in
confronto alle richieste avanzate dall’amministrazione e dal consiglio comunale
nel documento sulla sanità approvato ormai alcuni mesi fa.
In attesa di un suo cortese riscontro,
porgo distinti saluti
Pietro Lo Cascio
consigliere comunale de La Sinistra
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