Messina ha il nuovo Prefetto. È la napoletana Francesca Ferrandino, che torna in Sicilia dopo l’esperienza molto intensa ad Agrigento, frontiera siciliana degli sbarchi e dei morti dimenticati.
Ieri pomeriggio il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Interno Angelino Alfano, ha approvato il suo trasferimento da Bergamo nella nostra città, in uno dei periodici giri di prefetti e funzionari.
Dopo l’era di Stefano Trotta quindi, che ha lasciato l’incarico nel marzo scorso per andare in pensione anticipata, si volta pagina anche dopo le arroventate polemiche tra Comune e Prefettura di questi anni.
In questi lunghi mesi di reggenza ha moltiplicato ulteriormente i suoi sforzi per far funzionare la macchina amministrativa il prefetto facente funzioni Maria Antonietta Cerniglia, che ha dovuto affrontare non poche questioni delicate, compresa l’emergenza dei migranti.
Cinquantaquattro anni, gentilezza, dinamismo e fermezza coniugata ad una grande capacità organizzativa, la Ferrandino ha avuto in passato anche una intensa esperienza come vice prefetto vicario a Palermo. In molti la paragonano al compianto Renato Profili, uno dei più grandi prefetti che Messina e provincia hanno avuto
«È un onore per me tornare a servire il territorio siciliano», sono le sue prime parole al telefono appena dopo la nomina decisa del CdM, «così come mi porto un bagaglio di straordinaria importanza dopo aver servito e lavorato in una grande terra come quella bergamasca».
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