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mercoledì 16 novembre 2016

Area Marina Protetta delle Eolie. Dai 4 sindaci parere favorevole per definire studi necessari. Giorgianni: "Ma nessun via libera all'istituzione, prima confronto con i cittadini"

Tanto rumore per nulla, almeno per il momento. Un detto azzeccato se lo si abbina alla paventata Area Marina Protetta delle Eolie, sulla cui presunta “accelerazione” erano emerse forti preoccupazioni e si erano susseguite prese di posizione più o meno forti sia sul fronte dei favorevoli che dei contrari. Due su tutte: L’associazione “La Voce eoliana” (contraria) e Aeolian Islands Preservation Fund (favorevole). 
Dopo un primo giro di consultazioni con i vari portatori d’interesse, organizzato dal sindaco Marco Giorgianni, è emerso chiaramente, ma d’altronde questo era anche il “puntello” posto dallo stesso sindaco di Lipari, che prima di ogni cosa devono essere effettuati nuovi studi scientifici (si ritengono superati quelli precedenti, studio Di Geronimo in testa) ed una valutazione di quello che sarà l’impatto economico di una eventuale AMP sul territorio dell’arcipelago e di coloro che in esso vivono ed operano. Ed è questa la linea che il sindaco di Lipari, unitamente ai colleghi di Leni, Malfa e Santa Marina Salina, ha comunicato, attraverso una lettera, all’assessore regionale al Territorio ed Ambiente Maurizio Croce che – come si ricorderà – aveva convocato a Palermo un tavolo sull’argomento. Riunione alla quale i quattro sindaci eoliani non hanno potuto partecipare per via delle avverse condizioni meteo marine che il 9 novembre scorso hanno interessato le Eolie. Nelle more di una richiesta riconvocazione del tavolo hanno espresso – così come ci ha dichiarato il sindaco Giorgianni – “il parere favorevole per definire gli studi necessari per una proposta completa. A supporto degli studi scientifici ho dato la disponibilità dell’Ente che presiedo ad effettuare quelli inerenti l’impatto economico. In ogni caso – afferma il sindaco di Lipari– una volta avuti i risultati degli studi, ma non accadrà certo dall’oggi al domani, avvieremo un confronto con la popolazione. Su un tema così delicato non intendiamo prendere decisioni autonome ma condivise”.

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