Proseguono le indagini dei carabinieri di Lipari dopo il sequestro avvenuto ieri di un’area di circa cinque metri quadri ( foto in alto) nella parte sommitale del cimitero di Lipari.
Il sequestro - come già evidenziato - segue il sopralluogo effettuato dagli
uomini dell’Arma dopo la segnalazione – denuncia di Daniele Corrieri di Controcorrente che ha
evidenziato, con tanto di video e foto, come nell’area, a stretto ridosso di un
muro delimitatorio (foto a sx), tra il materiale bruciato vi era anche un osso (un femore?) (foto in basso a dx)
Nell'occasione sono stati effettuati dei prelievi, osso compreso,
per le verifiche del caso da parte degli organismi competenti.
In primis
bisognerà stabilire se l’osso ritrovato appartiene ad un essere umano.
La
vicenda, nel caso in cui venisse conclamata l’appartenenza ad un defunto,
assumerebbe chiaramente dei risvolti davvero inquietanti.
I risultati dei prelievi potranno
dare contezza, inoltre, se sono stati bruciati in quell’area rifiuti speciali
provenienti da esumazione o estumulazione.
L’area sottoposta a sequestro - come già scritto ieri- è
stata affidata in custodia giudiziaria al custode del camposanto.
Nelle indagini non viene tralasciata nessuna pista, ivi compresa quella di un macabro
scherzo. D’altronde non è la prima volta che al cimitero di Lipari centro
accadono, oltre agli ormai consueti furti di fiori e piante, dei "fatti strani".
Non più tardi di un anno fa due maestosi cipressi vennero tagliati con una
motosega o attrezzo similare senza che nessuno se ne accorgesse. Il
responsabile, tra l’altro, non venne mai individuato.
La notizia di questo
macabro ritrovamento ha ovviamente scosso la popolazione che si augura che, al
più presto, venga fatta chiarezza sull’accaduto.
La stessa chiarezza che
auspica il sindaco Marco Giorgianni (il cimitero è comunale), che, al momento,
seppure scosso dalla vicenda, preferisce non rilasciare dichiarazioni e/o
prendere provvedimenti.
Come è giusto che sia, d'altronde
Come è giusto che sia, d'altronde
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