(di Gianni Iacolino) Quasi tutti i giorni, di primo pomeriggio, si sentiva il suono roco con cui l'Eolo , glorioso piroscafo , salutava San Bartolo protettore delle nostre isole. E lo faceva perché a bordo viaggiava chi era costretto a cercare fortuna in terre più generose.
Chi di noi più adulti non ricorda il dolore di coloro che partivano e dei famigliari che restavano, nella speranza di potersi un giorno riabbracciare . Famiglie sgretolate, una transumanza biblica, dolore su dolore aggravato spesso da speculatori di ogni genere.
So di funzionari pubblici , medici , ispettori , che razziavano sfruttando sui bisogni dei più deboli ed immagino le mortificazioni che questi nostri sventurati concittadini dovevano subire in aggiunta al dolore che giá li attanagliava .
Alla burocrazia corrotta di quegli anni, oggi si sostituisce quella stupida, miope e cinica di chi fa finta di non capire che, quando tornano a casa, i nostri emigrati devono essere accolti con la banda musicale e tanto di cappello.
Invece si trovano a dover fare i conti con tessere di ogni tipo da rinnovare annualmente, con pastoie burocratiche fatte apposta per offendere la sensibilità di chi potrebbe esibire solo la carta di identità , orgoglioso e felice di tornare nella terra natale.
Biglietto gratis e da subito !!!
Amministratori e funzionari comunali, avete esperienza ed intelligenza da vendere. Non fate come spesso succede; questa volta fate sul serio.
Da domani, lunedì, studiate come operare. Potreste attingere dai proventi del ticket sui biglietti e fare così un regalo simbolico di accoglienza gradita e riconoscente che i nostri cari emigrati non dimenticheranno mai.
Piccola cosa rispetto ai loro tanti sacrifici , ma gesto dovuto di riconoscenza, amicizia e fratellanza
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