Riceviamo da Bartolo Pavone ( Confintesa scuola) e pubblichiamo
Carissimo direttore,
ho ricevuto tantissime telefonate da parte di docenti della provincia di Messina, nonché molti eoliani immessi in ruolo in altre province d’Italia che sono veramente disperati per il mancato trasferimento e in forte crisi per l’ipotesi di non ottenere l’assegnazione provvisoria per il prossimo anno scolastico.
Ho letto, anche, che non è stato firmato a livello regionale il contratto integrativo per le assegnazioni provvisorie e utilizzazioni per la Sicilia, da parte dei colleghi rappresentativi, Uil,SNALS,Cgil, CISL,Gilda, perché , probabilmente, hanno capito che sarà molto difficile far rientrare migliaia di docenti siciliani.
Orbene: da una mia verifica fatta per la provincia di Messina, ho potuto rilevare che ben ventinove istituzioni scolastiche non hanno classi a tempo pieno o tempo prolungato, mentre, altre scuole non in tutte le classi. Se veramente si vuole dare risposte serie e concrete alle esigenze strutturali richieste dalla legge 107/2015 e alle problematiche della specifica realtà locale siciliana , isole comprese, occorre, secondo il mio modesto parere, tra l’altro, esposto anche negli anni precedenti, che tutte le istituzioni presenti nel territorio di concerto con quelle nazionali, aprano un tavolo di concertazione, al fine di garantire efficaci ed eque azioni per l’esercizio del diritto allo studio degli studenti siciliani di ogni ordine e grado, e dare l’opportunità’ ai docenti siciliani di poter rientrare nella regione o province di origine.
Ma non solo, occorre esaminare, attentamente, l’elenco ufficiale che individua oltre 1.260 istituti scolastici dislocati nelle nove province siciliane, le cui aule sono “classi pollaio”, ossia non possono ospitare un numero eccessivo di studenti rispetto alle dimensioni delle stesse aule. Desidero ricordare che, per essere aula pollaio è necessario che vi siano queste condizioni:
classi formate con più di venticinque alunni; classi formate in aule con dimensioni inferiori a quarantacinque mq netti (48 per le superiori) + 2 mq netti per ogni persona presente in aula diversa dall’alunno (insegnante di sostegno, esperto esterno, presenza simultanea, ecc) e con numero di alunni superiori ai venticinque; classi formate con qualsiasi numero di alunni ai quali non è garantito l’indice minimo di 1,80 mq netti procapite (materne, elementari e medie) e di 1,96 mq netti procapite per le superiori; classi formate da più di 25 alunni in aule con superficie inferiore ai 45/50 mq netti. Come vede, le materie oggetto d’interventi mirati per garantire un diritto allo studio e una scuola di qualità a qualsiasi livello, ci sono. Basta avere la volontà di fare. Grazie per la sua disponibilita’.
Bartolo Pavone segr.regionale Confintesa Scuola Sicilia
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