Una forte e incisiva risposta agli atti criminosi di questi giorni, la voglia e la volontà di ripartire da due gravi fatti di cronaca per costruire un futuro migliore del presente e più in linea con il "DNA pacifico" che ha contraddistinto nel tempo queste isole, culla di una civiltà plurimillenaria riconosciuta in ogni parte del mondo.
Con questi obiettivi, e uniti sotto lo slogan "Noi eoliani non ci facciamo intimidire", si sono ritrovati ieri mattina nel porto di Sottomonastero, a Lipari, i politici locali con in testa il sindaco Mariano Bruno con la fascia tricolore, i componenti di diverse associazioni delle isole e un buon numero di cittadini. Al corteo, orgogliosi di esserci nonostante gli atti intimidatori e certi di non voler desistere da un impegno che prima di essere politico è civile, hanno preso parte anche il consigliere comunale Adolfo Sabatini e il segretario del Partito democratico eoliano Pino La Greca, unitamente alle loro famiglie. E a Marina Corta, tappa finale del corteo, sotto la statua del patrono San Bartolomeo, dopo gli accorati e forti interventi dei personaggi coinvolti e del sindaco di Lipari, un forte applauso degli intervenuti ha sancito la voglia di non cedere, di chiudere le porte, di rigettare al di fuori del tessuto sociale isolano personaggi, atteggiamenti e iniziative che non si "sposano" con le aspettative e la cultura della larghissima maggioranza degli eoliani.
In quest'ottica il percorso compiuto da un porto (quello di Sottomonastero) ad un altro (quello di Marina Corta), attraversando il cuore di Lipari, ha voluto simboleggiare il riappropriarsi dei cittadini di quelle che sono le due principali "porte d'ingresso" all'isola. Un ingresso sempre aperto a chi opera e si integra, senza prevaricazione alcuna, nel tessuto sociale. Chiuso per chi, entrando nell'isola, mira ad impossessarsene con atti e atteggiamenti violenti, prevaricatori di quello che è il tradizionale "target" di vita e di condotta sociale degli abitanti.
A Marina Corta a portare la sua solidarietà a La Greca e Sabatini anche il deputato nazionale Ivan Strucciolo, eletto in Friuli, che trovandosi in vacanza a Lipari ha ritenuto giusto non mancare alla parte finale dell'appuntamento. «Meraviglie come queste isole – ha dichiarato – devono restare proprietà dei cittadini e non "aprirsi" ad interessi particolari. La protesta che ho avuto modo di apprezzare è il chiaro simbolo di una comunità sana che tale vuole continuare a restare».
Con questi obiettivi, e uniti sotto lo slogan "Noi eoliani non ci facciamo intimidire", si sono ritrovati ieri mattina nel porto di Sottomonastero, a Lipari, i politici locali con in testa il sindaco Mariano Bruno con la fascia tricolore, i componenti di diverse associazioni delle isole e un buon numero di cittadini. Al corteo, orgogliosi di esserci nonostante gli atti intimidatori e certi di non voler desistere da un impegno che prima di essere politico è civile, hanno preso parte anche il consigliere comunale Adolfo Sabatini e il segretario del Partito democratico eoliano Pino La Greca, unitamente alle loro famiglie. E a Marina Corta, tappa finale del corteo, sotto la statua del patrono San Bartolomeo, dopo gli accorati e forti interventi dei personaggi coinvolti e del sindaco di Lipari, un forte applauso degli intervenuti ha sancito la voglia di non cedere, di chiudere le porte, di rigettare al di fuori del tessuto sociale isolano personaggi, atteggiamenti e iniziative che non si "sposano" con le aspettative e la cultura della larghissima maggioranza degli eoliani.
In quest'ottica il percorso compiuto da un porto (quello di Sottomonastero) ad un altro (quello di Marina Corta), attraversando il cuore di Lipari, ha voluto simboleggiare il riappropriarsi dei cittadini di quelle che sono le due principali "porte d'ingresso" all'isola. Un ingresso sempre aperto a chi opera e si integra, senza prevaricazione alcuna, nel tessuto sociale. Chiuso per chi, entrando nell'isola, mira ad impossessarsene con atti e atteggiamenti violenti, prevaricatori di quello che è il tradizionale "target" di vita e di condotta sociale degli abitanti.
A Marina Corta a portare la sua solidarietà a La Greca e Sabatini anche il deputato nazionale Ivan Strucciolo, eletto in Friuli, che trovandosi in vacanza a Lipari ha ritenuto giusto non mancare alla parte finale dell'appuntamento. «Meraviglie come queste isole – ha dichiarato – devono restare proprietà dei cittadini e non "aprirsi" ad interessi particolari. La protesta che ho avuto modo di apprezzare è il chiaro simbolo di una comunità sana che tale vuole continuare a restare».