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giovedì 1 aprile 2010

Lipari. Altro duro colpo all'economia eoliana. L'isola perde altri 10 posti di lavoro. La GDF sequestra area artigianale a Valle

Lipari, come da noi anticipato nel titolo, perde da oggi dieci posti di lavoro. Sono quelli delle maestranze impiegate nell'area artigianale di Contrada Valle di proprietà dell'imprenditore Salvatore Coppolina.
Nel frattempo vi portiamo a conoscenza del comunicato stampa ufficiale emesso dalla Guardia di Finanza Messina
IL TESTO:
In data odierna personale della Guardia di Finanza della Compagnia di Milazzo ha proceduto all’esecuzione di un provvedimento di sequestro preventivo, ponendo i sigilli sull’intera area artigianale dell’ampiezza di circa 3000 MQ, situata in contrada “Valle” del Comune di Lipari.
Al termine di complesse indagini, durate oltre due anni, coordinate dalla Procura della Repubblica Barcellona P.G. guidata dal Dott. Salvatore DE LUCA e dirette dal Sostituto Francesco MASSARA , le Fiamme Gialle della Compagnia di Milazzo, hanno accertato come nell’area in argomento in conseguenza di numerosi abusi e violazioni era stata realizzata una vera a propria lottizzazione abusiva in violazione alle vigenti normative e regolamenti in materia, con conseguenti violazioni anche alla normativa edilizia.
Le indagini svolte, anche con l’ausilio di tecnici del settore, hanno messo in luce come grazie a numerosi atti illeciti emessi da dirigenti e funzionari del Comune di Lipari, l’area artigianale oggi in sequestro, era stata assegnata ad un imprenditore del luogo ancor prima di pubblicare il relativo bando di assegnazione. A favore del medesimo imprenditore, sempre a cura dei citati funzionari e dirigenti appartenenti al Comune eoliano, erano state rilasciate autorizzazioni e concessioni edilizie in violazione alle vigenti normative ed in difformità alle prescrizioni ed ai vincoli imposti a tutela del territorio dalla Regione, dal Genio Civile e dalla Soprintendenza. In qualche caso, le autorizzazioni erano state rilasciate lo stesso giorno della presentazione dell’istanza, in altri casi è stata accertata l’emissione di autorizzazioni in sanatoria senza che ve ne fossero i presupposti e pur in presenza di istanza presentata oltre i termini, in altri casi addirittura, la concessione è stata rilasciata in assenza di alcuna richiesta presentata all’Ente.
E’ stato altresì accertato che pur in assenza della realizzazione di opere di urbanizzazione, tuttora inesistenti nell’area di Torrente Valle in prossimità dell’insediamento artigianale, opere progettualmente previste e consistenti nella realizzazione di impianti di illuminazione, rete fognaria, muri di sostegno, pavimentazione, verde ecc, e grazie alla redazione di false certificazioni di collaudo, il Comune di Lipari ha rilasciato altra concessione edilizia, consentendo la realizzazione di ulteriori opere anch’esse in violazione alle vigenti norme.
Contestualmente al sequestro, sono stati notificati a cura della Guardia di Finanza di Milazzo e Lipari gli avvisi di conclusioni indagini a quattro pubblici funzionari e due interessati: DE VITA Biagio di anni 52 residente a Lipari, MARTELLO Aldo di anni 60 residente a Lipari, SPARTA’ Salvatore, di anni 49 residente a Lipari, CROCCO Massimo, di anni 50 residente a Catania, tutti dipendenti del Comune di Lipari, COPPOLINA Salvatore di anni 55 residente a Lipari, CARNEVALE Emanuele di anni 47 residente a Lipari e LA SPADA Francesco di anni 46 residente a Messina.
I reati contestati sono quelli di abuso d’ufficio, falso, lottizzazione abusiva, violazioni alla normativa edilizia. L’esito delle indagini sarà comunicato alla Corte dei Conti di Palermo, per l’eventuale contestazione del danno erariale cagionato al Comune di Lipari in relazione al mancato pagamento degli oneri di urbanizzazione ed al ripristino dello stato dei luoghi.
Si chiude così un filone di indagine su fatti che erano oramai divenuti noti nelle Isole Eolie anche in relazione ai numerosi interventi sia presso il Comune che presso l’area artigianale, effettuati dai finanzieri su delega della Procura della Repubblica di Barcellona P.G., che hanno spaziato dalla ricerca della manodopera irregolare alla sicurezza sul lavoro, e dai reati ambientali alle illegittime pretese di finanziamenti agevolati.
IL COMANDANTE PROVINCIALE INT.LE
(Ten.Col. t. ISSMI Stefano Pirrotta)
IL VIDEO DELL'AREA SEQUESTRATA:



Segue approfondimento