(Leonardo Orlando - Gazzetta del sud) La Procura di Barcellona, tra le più esposte d'Italia a causa di una rilevante presenza criminogena sul territorio, da oggi e fino al prossimo mese di aprile, resterà con un solo magistrato inquirente in servizio – sui cinque posti previsti in organico – e con il Procuratore capo che oltre a coordinare l'attività dell'ufficio, sarà costretto a seguire in aula le udienze penali e dare un ulteriore impulso alle indagini ancora pendenti ed a quelle che nel frattempo sopraggiungeranno. Ieri infatti si è congedato, salutando rappresentanti istituzionali e esponenti della società civile, il sostituto procuratore Michele Martorelli che dopo quattro anni di servizio prestato negli uffici giudiziari di Barcellona ha chiesto e ottenuto di essere trasferito a Gorizia, in Friuli Venezia Giulia.
Il giovane magistrato era giunto nella Città del Longano assieme al collega Francesco Massara il 13 luglio del 2006. In questi quattro anni ha seguito e concluso importati indagini su gravi episodi delinquenziali e sulla pubblica amministrazione. Tra le ultime sue inchieste, il tragico disastro dello schianto al suolo dell'elicottero di Giammoro, condotta con discrezione fino all'imminente conclusione che sarà curata dal Procuratore De Luca. Il trasferimento del dottor Michele Martorelli suscita preoccupazione negli ambienti giudiziari e dell'avvocatura perché già da oggi in servizio resterà soltanto il sostituto Francesco Massara, già oberato da un carico di pendenze considerevole che non lascia spazio ad ulteriori attività, dalle udienze che necessitano la presenza in aula del pubblico ministero, alle nuove inchieste che giorno dopo giorno contribuiscono a gonfiare il carico di lavoro.
Il Procuratore Salvatore De Luca giudica "allarmante" la condizione dell'organico della sua Procura, anche se non nasconde un certo ottimismo perché «già entro la metà di marzo – annuncia – si insedieranno tre giovani colleghi (Giorgio Nicola, Mirko Piloni e Fabio Sozio che stanno completando l'uditorato) che consentiranno a tutti noi di lavorare al meglio per fornire risposte alle richieste di tutta la cittadinanza. In fondo al tunnel tutto sommato vediamo una luce e questo ci fa ben sperare. Per superare l'emergenza «metteremo tutto il nostro impegno e non trascureremo nessuna delle inchieste e ciò per dare le necessarie risposte ai cittadini. E se alla fine del tunnel si vede una luce questo lo si deve sopratutto all'impegno della società civile che con istanze, petizioni e attività di sensibilizzazione nei confronti delle Istituzioni, hanno fatto si che quello che sembrava un momento drammatico, insuperabile col rischio di restare per anni e anni senza magistrati, fosse scongiurato con la nomina dei tre nuovi sostituti che prenderanno servizio nel prossimo mese di marzo». Riconoscimento dunque «alla società civile, alle associazioni di Barcellona per l'attività svolta in favore dell'organico della Procura e per l'impegno dimostrato che ha portato buoni risultati».
Il presidente dell'Ordine degli Avvocati di Barcellona, Francesco Russo, in una dichiarazione diffusa ieri sera «esprime vivo apprezzamento per l'efficiente ed equilibrato lavoro svolto dal dott. Martorelli con serietà e decoro personale nonché con assoluto rispetto della funzione degli Avvocati del Foro di Barcellona. L'Ordine esprime nel contempo grande preoccupazione per l'aggravarsi e il persistere delle scoperture dei posti di organico della Procura manifestando massima considerazione al Procuratore dott. Salvatore De Luca e al sostituto dott. Franco Massara, i quali fino all'arrivo dei nuovi magistrati si dovranno sobbarcare l'oneroso compito di assolvere al loro ruolo con maggior sacrificio personale. Il Consiglio dell'Ordine, infine – annuncia l'avv. Russo –, si farà portatore di vibrata protesta nei confronti del ministero della Giustizia, del Csm e delle altre Autorità competenti, le quali, contro ogni aspettativa, rimangono inerti di fronte allo stato di abbandono sia della Procura che del Tribunale di Barcellona, presidi essenziali del territorio». Anche la Camera penale, col presidente avv. Giuseppe Lo Presti, nel riconoscere nel dott. Martorelli «un ottimo magistrato, un pubblico ministero coscienzioso e puntuale, con una condotta improntata al massimo rispetto per tutte le parti processuali, nonché abile investigatore», esprime «preoccupazione per la condizione di deficienza di organico in cui verserà la Procura presso la quale pendono numerose domande di giustizia da parte di cittadini e indagati».
La preoccupazione è aggravata anche dalla condizione dell'organico dei magistrati in servizio al Tribunale dove sono tornati i giudici onorari, soprattutto nel settore penale dove erano stati sostituiti dai togati.