Al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Al Presidente della Regione Sicilia. Al Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Alla Commissione Parlamentare per l’Ambiente, All’Assessore Regionale ai BBCC e AA, All’Assessore Regionale al Territorio, All’Assessore Regionale all’Industria, Al Presidente della Provincia Regionale di Messina, Al Sindaco di Lipari, Al Sindaco di Malfa, Al Sindaco S.M. Salina, Al Sindaco di Leni, Ai Consigli Comunali delle Isole Eolie e All’UNESCO
-In merito alla bocciatura del Parco delle Eolie da parte del consiglio comunale di Lipari, così come è stato proposto d’imperio dagli organi preposti e con la “complicità” locale di alcuni sostenitori dell’ultima ora vestiti da salvatori dell’ambiente, non possiamo non condividere l’operato dello stesso consiglio comunale.
Noi siamo stati, da sempre, difensori del nostro territorio. Siamo stati i sostenitori del Piano Territoriale Paesistico delle Eolie quando, tanti, andavano a protestare a Messina contro la Soprintendenza.
Ma erano altri tempi.
Non vi era un PRG, non vi era, innanzitutto, una sensibilità diffusa verso la tutela del proprio territorio fondata sulla consapevolezza di dover salvaguardare il proprio habitat perché questo vuol dire ricchezza economica, sociale e culturale.
Non è vero che le ragioni della bocciatura non solo valide. Non è una semplice protesta. E’ un appello!
Un grido di allarme di tutta la popolazione eoliana che chiede di sapere cosa è in serbo per il proprio futuro. Chiede di conoscere il modello di sviluppo e gestione del territorio. Un modello che per essere definito sostenibile deve essere innanzitutto CONDIVISO e capito.
A chi vive in un luogo ad alta valenza ambientale e che va tutelato e salvaguardato, devono essere dati gli strumenti (formazione, lavoro, cultura, ecc.), per poter essere attori partecipi e consapevoli del grande ruolo che, come indigeni o immigrati, hanno per la “interpretazione” in prima persona della cultura materiale e immateriale di luoghi fantastici e unici come le nostre Eolie.
Questo lo abbiamo detto e scritto sia come associazione, che nella qualità di consulente per lo sviluppo sostenibile (a titolo gratuito) dell’amministrazione comunale di Lipari.
Abbiano proposto un modello che passi, innanzitutto, dalla partecipazione democratica alle decisioni di gestione con il diretto coinvolgimento della popolazione locale.
Ma non con pseudo convegni celebrativi del politico di turno, ma con un’azione sistematica e continua tra la gente.
Uno dei percorsi che abbiamo suggerito, anche alla amministrazione locale, è stato quello di avviare, p.es., il processo di “Agenda 21 Locale” ma che è rimasto inascoltato.
Così, oggi, scoppia il CONFLITTO SOCIALE e che noi avevamo preannunciato in una relazione depositata, due anni fa, in occasione della questione che vedeva le Eolie a rischio cancellazione dalla lista dell’UNESCO.
Un conflitto che è possibile ancora evitare e che, anzi, può essere utile alla definizione di una matrice di sviluppo delle Eolie.
Noi ribadiamo, ancora una volta, la nostra disponibilità per partecipare alla definizione di un percorso sostenibile per giungere alla nascita di un PARCO delle Eolie rispetto dell’ambiente e sostenibile perché condiviso da tutti.
Per questo chiediamo, nuovamente, alle autorità in indirizzo, di essere presenti ai tavoli di lavoro relativi alla costituzione del Parco delle Eolie e di essere sentiti per poter sottoporre alla Loro attenzione il nostro modello di gestione delle Eolie.
Con l’auspicio di una positiva risposta, porgiamo deferenti ossequi.
Il Presidente
Roberto Sauerborn
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