(di Aldo Natoli) Ritengo che, come è stato fatto osservare in altri interventi, il comportamento del Sindaco del Comune diventa sempre più incomprensibile, non a caso le proteste dei cittadini durante lo svolgimento dell’incontro con il Commissario Pelaggi sono state abbastanza decise e rumorose. Infatti dinanzi ad una volontà popolare che non vuole che il Depuratore venga collocato a Canneto Dentro e le vasche ad Unci e Sottomonastero; dinanzi ad una delibera di Consiglio Comunale assunta a maggioranza, che invita l’Amministrazione a contestare tale ubicazione, per il Dott. Bruno si aprono due strade: una è quella di ascoltare la voce del popolo sovrano e dire con chiarezza al Commissario Pelaggi di sospendere le procedure e studiare un sito alternativo, che può benissimo essere quello di Monterosa, l’altra è quella di rassegnare le dimissioni da Sindaco. Personalmente non credo che ci sia una soluzione alternativa tenuto conto che la sua azione di dividere la popolazione è fallita dal momento che giorno dietro giorno si fa sempre più consistente la voce di coloro che dissentono dall’ubicazione concordata e decisa tra l’Amministrazione comunale ed il Commissario.
Ritengo che anche il Dott. Pelaggi nella sua fugace apparizione che doveva servire a spiegare, ma che in effetti non ha spiegato niente, abbia capito che qualcuno si è venduta una capacità di decisione che non possiede e che la popolazione è decisa a bloccare con ogni mezzo questo intervento definito, a ragion veduta, nocivo per la salute degli abitanti e per lo sviluppo turistico. Dall’esperienza di ultrasessantenne e di amministratore comunale mi permetto lanciare un monito al Commissario ed al Ministro dell’Ambiente: Guai a sfidare l’ira degli eoliani! La nostra storia è segnata da avvenimenti che dimostrano cosa sono capace di fare i Liparesi al rintocco delle campane. Ho letto con attenzione le motivazioni formulate dall’Avv.to Salvatore Leone, che seguono ad altre altrettanto autorevoli. L’incontro con il Commissario doveva servire a chiarire tutti questi dubbi, invece ne ha alimentati molti altri. Caro Salvatore, con le tue giustissime e condivisibili osservazioni e supposizioni sei già arrivato alla frutta. Ma in effetti non ci è stato ancora servito l’antipasto. Faccio soltanto una semplicissima riflessione di natura tecnica. Se il Dirigente del Comune nella scheda istruttoria del progetto datata 20.09.2010 afferma che” non è stata verificata positivamente la conformità urbanistica” ed ancora “non è stata identificata con puntuale ricadenza catastale l’area di realizzazione dell’impianto di sollevamento di Lipari e Canneto”, di che cosa dobbiamo parlare? Mi domando con quale criterio sono stati individuati gli espropri e valutate le distanze imposte dalla vigente normativa urbanistica e sanitaria. Se non è stato tenuto conto dell’esistenza di un torrente di che cosa dobbiamo parlare? Se il progetto, con la relativa istruttoria tecnica, non è disponibile per essere visionato presso il Servizio Urbanistica, il Servizio LL.PP. ed il Servizio Idrico, di che cosa possiamo parlare? Altro che trasparenza; di procedure fatte alla luce del sole, come affermato dal Dott. Russo nella sua qualità di RUP. Qui siamo nel buio più profondo. Ed allora cari amici del Comitato “Per Canneto” considerato che le carte ci sono e non ci sono; i pareri ci sono e non ci sono, e che nessuno intende dare spiegazioni sufficienti su un finanziamento più che sostanzioso, facciamo arrivare a Lipari la squadra di Rai 3 “Reporter”. Ne vedremo delle belle!!!
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