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domenica 3 aprile 2011

Riflessioni (di Gianni Iacolino)

Se il clown diventato statista venisse domani a Lipari, promettendo di fare uscire dal suo cilindro  di illusionista campi di golf e simili amenità', troverebbe sicuramente le solite masse pronte a bersela tutta, osannante a discapito della intelligenza e della propria dignità'.
Seguendo in televisione le interviste fatte a Lampedusa fra coloro che attendevano plaudenti l'apparizione del salvifico, cercavo di immaginare come si sarebbero comportati i miei concittadini isolani, quelli che ancora pensano che l'economia di una piccola isola si debba alimentare con megaporti, aeroporti, politiche improvvisate, assenza di programmazione, violenze ambientali, continua emergenza e, perché' no, anche con la elezione di miss Italia, probabilmente con tanto di Lele Mora ed Emilio Fede al seguito, manifestazione tanto qualificante e certamente di stimolo all'economia di un'isola che , e' risaputo, vanta un suo spazio nella storia e nella cultura universale proprio per le gambe e le curve di candidate miss.
Questi miei concittadini sarebbero stati pienamente d'accordo su tutto, anche sull'improponibile e, sull'improponibile, il Nostro e' insuperabile e lo dimostra in tutti i modi, giorno dopo giorno.
Sono già stati sulla nostra isola tutti i suoi ministri , applauditissimi personaggi senza arte ne' parte, già dipendenti del capo, non credibili, di taratura internazionale uguale a zero, nazionale da vergogna, bravissimi a fare promesse farsesche, dimostratisi costantemente incapaci ed inetti.
Crollano edifici a Pompei ?
E' colpa dei due millenni trascorsi.
Lo beccano con il sorcio in bocca?
Qualcuno gli ha pagato la casa a sua insaputa.
I Lampedusani sono agli estremi, gli immigrati sono abbandonati a se stessi in condizioni disumane, e Silvio promette, coerentemente con la sua sensibilità', campi di golf e casino'.
Ed ancora: " la cultura non fa mangiare", " immigrati fuori dalle palle", " forza Etna", " affondiamo le navi", " via gli insegnanti meridionali" , tricolore al posto della carta igienica, insulti alla deputata diversamente abile, va fa 'nculo alla terza carica dello Stato, repertorio che in nessuna democrazia sarebbe tollerato, ma viene supinamente accettato nel nostro Paese che sembra, purtroppo, votato alla piu' squallida deriva.
Posso capire che i deputati, non piu' eletti, ma nominati, ormai a libro paga del loro datore di lavoro, lo osannino di continuo, incuranti della propria reputazione, ma, nonostante l'esperienza dei miei non pochi anni, mi diventa difficile capire come normali cittadini abbocchino con facilita' alle balle stratosferiche del nuovo lampedusano Silvio e dei suoi sodali politici.
L'osservazione anche superficiale dei comportamenti di questi concittadini mi dice, senza ombra di dubbio, che, tramontato questo decadente ciclo politico definito " berlusconismo " , gli stessi saranno i primi ad applaudire il nuovo imbonitore di turno, anche se sarà quasi impossibile trovarne qualche altro della stessa taratura.
......Dare a Cesare quel che e' di Cesare.

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