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lunedì 20 agosto 2012

L'autocelebrazione (di Luca Chiofalo)


Negli ultimi tempi, constato divertito, una sorta di contagiosa mania autocelebrativa si è impadronita di chiunque, tramite scritti o interviste, dica qualcosa pubblicamente.
Neanche un "convinto" come me oserebbe tanto: nessuno vuole sentirsi dire che sei meglio di lui, ammesso che tu lo sia.
Tornando alla sostanza di scritti e interviste, viviamo, fortuna nostra, in un paese di "fenomeni" che tutto sanno fare, ma ai quali il fato, incredibilmente e ingiustamente, non concede la gloria del successo e il rispetto degli altri, che sarebbero dovuti considerate le eroiche gesta e i nobili pensieri dei "nostri".
Questi incompresi sono dunque costretti, loro malgrado, a lanciarsi in una apologia di se stessi e in un' esaltazione delle loro indiscusse e quasi metafisiche qualità, che ingiustamente nessuno rimarca.
Qualche volta, per solidarietà e altruismo, le "pubbliche celebrazioni" sono rivolte a parenti, amici o compari a cui rendere giustizia per meriti non riconosciuti, in un delirio crescente di comunicati e interviste farsa.
Lo "spettacolo" offerto è sinceramente spassoso, ma gli attori impegnati in questa faticosa e quotidiana commedia hanno ancora il senso del ridicolo...?

CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO 

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