In relazione all’articolo apparso sulla Gazzetta del Sud del 28.08.2012, relativo all'apertura del nuovo terminal aliscafi su Milazzo, ritengo opportuno fare alcune considerazioni e valutazioni sul terminal ove qualunque cittadino puramente consapevole e correttamente informato voglia rendere le proprie opinioni verificata l’effettiva utilità e portata innovativa dell’opera: “credo che l’iter autorizzativo sia stato caratterizzato dalla più ampia trasparenza e correttezza, ivi consentendo l’apertura di un’opera importante e strategica per le Eolie, ottenendo il plauso della cittadinanza Eoliana”.
E’ notoriamente difficile trovare il giusto equilibrio quando vi sono interessi contrastanti e soprattutto quando dall’altra parte vi è chi decide di difendere ad oltranza “il proprio interesse personale”, ma, così operando, ad essere sopraffatto è proprio il bene comune, prevaricando la collettività Eoliana.
Il nuovo terminal (al di la delle sterili polemiche locali degli operatori Milazzesi), ad avviso dei viaggiatori, risulta essere un luogo comodo ed idoneo per l'attesa dei passeggeri in transito per le Eolie: “in passato non vi era un luogo dove poter attendere gli aliscafi se non i bar della zona”.
Nell’ottica di offrire servizi turistici adeguati e qualificati appare legittima e gradevole l’apertura anche del piccolo bar all'interno del terminal (così come avviene pure in tutti i terminal del mondo). Non è possibile pensare che un piccolo angolo bar (all’interno dell’area terminal) possa minare l'economia Milazzese. Per quanto riguarda, invece, la chiusura dei varchi del sito è verosimilmente attribuibile alla gestione dell'area (questioni di sicurezza) e per contingentare l’afflusso dei passeggeri.
Siamo fiduciosi nelle istituzioni e sono certo che la società di gestione potrà offrire un riscontro adeguato alla proteste, migliorando ove sia possibile la fruizione e l'accesso agli aliscafi.
Mentre in ultima analisi (ormai stanchi delle polemiche innescate dal comune Mamertino) credo che lo sviluppo delle Eolie sia connesso con il trasferimento dei collegamenti marittimi nel porto di Messina, nell’ottica di riassetto dei flussi turistici e nell’integrazione dei trasporti, quindi anche dei siti connessi.
Edoardo Omero
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